Ribaltone nello spazio di poche ore al Torino. Nella notte di mercoledì, dopo il derby di Coppa Italia perso contro la Juventus, il patron dei granata Urbano Cairo ha deciso di rimuovere Sinisa Mihajlovic dalla carica di allenatore del Toro, esonero poi confermato e ufficializzato nella mattinata di giovedì.
Nel primo pomeriggio, al termine di una trattativa lampo, è arrivata la firma di Walter Mazzarri, che prenderà immediatamente il posto dell’allenatore serbo e guiderà la squadra nella prossima partita di campionato contro il Bologna.
Il tecnico toscano, ultima esperienza al Watford nella scorsa stagione, dirigerà l’allenamento delle 16 allo stadio Filadelfia, dove conoscerà i suoi nuovi giocatori. Ha firmato un contratto fino al giugno 2020.
“Il Torino Football Club comunica di aver esonerato Sinisa Mihajlovic dall’incarico di allenatore della Prima Squadra. A Sinisa e al suo staff vanno i ringraziamenti per l’impegno e per la passione dimostrati in questi 18 mesi in granata”, è la nota pubblicata dal sito ufficiale del Toro.
Ore dopo l’esonero di Mihajlovic, una delegazione di calciatori granata, guidata da capitan Belotti, è entrata nell’albergo che ospita l’ormai ex mister, per salutare e ringraziare. Tra questi, facevano parte del gruppo anche Niang e Ljajic, due giocatori che hanno avuto un rapporto tutt’altro che idilliaco con l’ex Inter e Lazio, che però li ha voluti fortemente sotto la Mole.
Dopo la gavetta nelle serie minori, Mazzarri approda in serie A sulla panchina della Reggina nel 2004. Dirige la Sampdoria nel biennio 2007-2009, prima dei quattro anni al Napoli, dove vince una Coppa Italia e da cui si separa al termine della stagione 2012/2013. Quindi gli anni all’Inter e il primo esonero in carriera nel 2014, prima dell’avventura, poco brillante, in Premier League alla guida del Watford.
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