La vicenda, nella sua drammaticità, ha singolari analogie con l’accusa che viene mossa al figlio di Beppe Grillo e ai suoi amici. Cinque giocatori della Virtus Verona, società di serie C, sono accusati di stupro di gruppo di una ragazza dopo una notte brava a base di poker e birra. I fatti risalgono al 18 gennaio scorso: si tratta di cinque calciatori tra i 21 e i 29 anni. Tre di loro hanno cambiato squadra nel mercato invernale. Non è la prima volta che calciatori vengono coinvolti in vicende di violenze sessuali.
La vittima una studentessa di venti anni
Il Corriere del Veneto ha portato a galla la storia: vittima degli abusi sessuali sarebbe una studentessa di 20 anni, costretta prima a bere alcol in grande quantità e poi sottomessa alle violenza di quattro giocatori anche se gli accusati negano gli abusi e parlano di rapporti consenzienti. Il quinto indagato non avrebbe partecipato ai rapporti, ma avrebbe filmato tutto con i telefonini dei compagni. I video in questione verranno esaminati tra due settimane nel corso dell’udienza preliminare al termine della quale il giudice dovrà stabilire se i cinque calciatori dovranno andare a processo.
I tifosi del Verona indignati ed arrabbiati
Dura la presa di posizione dei tifosi della Virtus Verona. “Siamo scioccati, indignati e molto arrabbiati – ha scritto su Facebook il gruppo Virtus Verona Rude Firm 1921 – La Virtus Verona e la sua tifoseria organizzata da sempre vantano con orgoglio la difesa dei diritti umani, sempre schierati contro ogni razzismo, discriminazione, violenza sulle donne e sempre dalla parte di tutte quelle categorie di persone meno tutelate e rispettate. Come tifosi Virtussini chiediamo pertanto alla società chiarimenti e l’immediata sospensione da tutte le attività sportive dei giocatori coinvolti nella vicenda, che rientrino ancora nella rosa della squadra, fino a che non venga fatta chiarezza da parte della magistratura. Chi ama il calcio, odia la violenza sulle donne e chi la copre”.
La società ha fiducia nella giustizia
Anche la società della Virtus Verona ha diffuso una nota: “Una vicenda di natura privata, avvenuta al di fuori del contesto sportivo e per la quale la giustizia sta facendo il suo corso. La Virtusvecomp Verona, una volta venutane a conoscenza, ha mostrato da subito sensibilità e attenzione limitandosi contestualmente a quanto strettamente di competenza, riponendo massima fiducia nella magistratura, ritenuta l’unica in grado di giudicare”.
Il presidente della Lega Pro turbato
Sulla vicenda ha detto la sua anche Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro: “La vicenda di presunta violenza sessuale che vede imputati cinque calciatori e che coinvolgerebbe una giovane ragazza mi turba come dirigente sportivo e come uomo di famiglia. Chiaramente la giustizia deve fare il suo corso, è opportuno salvaguardare il profilo processuale. Tuttavia non avrei voluto mai apprendere una simile notizia, da dirigente perché vengono messi in discussione valori come il rispetto dell’altro, che noi professiamo anche fuori dal campo”.