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Verratti si è tirato fuori dall'Italia e dai giochi: che cosa c'è dietro al lungo addio e il no al ct Spalletti

Uno dei principali protagonisti della Nazionale, Marco Verratti, avrebbe deciso di non rispondere alla chiamata di Spalletti. Sarebbe una questione fisica e di minuti, oltre che una questione di scelta

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Il tema collaterale che ha sollevato questa Nazionale, rimaneggiata quando e come possibile dal ct Spalletti, è una questione di scelte obbligate e verte sui nomi eccellenti degli esclusi. Jorginho, voluto dall’ex ct Mancini e che lo aiutò nell’impresa degli Europei diventando uno degli eroi di Wembley e Marco Verratti.

L’emigrante di lusso, l’azzurro capace di conquistare in terra di Francia prestigio, soldi e anche una celebrità immane. e che, stando a L’Equipe avrebbe declinato la proposta di Spalletti.

Verratti ha rifiutato la convocazione di Spalletti

Questa la versione che l’autorevole quotidiano sportivo transalpino, una Bibbia dello sport, avrebbe offerto in queste ore descrivendo una questione di coscienza da parte del campione abruzzese, il quale non avrebbe voluto impegnarsi con gli azzurri e con il neo ct.

Verratti vorrebbe la mente sgombra e focalizzarsi sulla scelta di trasferirsi lontano da Parigi, che aveva scelto un decennio fa quando era corteggiato dalle big nostrane e dalle maggiori realtà europee.

Il trasferimento imminente in Qatar

Oggi, come allora, l’azzurro ha deciso controcorrente: ha optato per Al Arabi, club del Qatar, unico tra i top player che hanno subito il fascino dell’Arabia Saudita. Quando esplose, preferì la Francia quando il PSG non era certo la corazzata che conosciamo e che andava delineando però le ambizioni che conosciamo e che, probabilmente, hanno indotto Luis Enrique a metterlo fuori squadra.

Ufficialmente, Verratti non è stato convocato da Spalletti perché di fatto non gioca e da troppo e mettere dentro un titolare senza i minuti nelle gambe in due partite così, sarebbe non solo risultato ardito ma azzardato, anche per uno come il neo ct che dell’invenzione ha fatto la sua cifra. L’Equipe anche stamattina insisteva per l’imminenza dell’accordo e del trasferimento del giocatore in Qatar e già lunedì, stando all’ultimo lancio in merito, sarebbe la giornata giusta.

L’assenza di forma fisica e la scelta

Dunque, stando a questa ricostruzione, il giocatore non avrebbe mostrato convinzione né entusiasmo alla convocazione perché consapevole della sua forma fisica per via dei mancati allenamenti e dell’assenza di partite, come annunciato dallo stesso allenatore dei francesi.

Insomma a livello fisico e atletico non vi erano i presupposti, mentre a livello mentale si stava consumando un cambiamento epocale per Verratti e la sua famiglia causato dall’imminente trasferimento in un campionato non all’altezza del suo talento ma che gli garantisce un ingaggio impensabile in Europa.

Quanto guadagnerà Verratti

Il campione abruzzese ha detto sì a 35 milioni di euro all’anno, stipendio fuori standard pure per i compagni del PSG che al momento godono di maggiore credito e garanzie anche a livello contrattuale. Quindi a 30 anni, Verratti si ritrova a scegliere tra un epilogo che lo avrebbe messo ancora in discussione e una dolce declinazione della sua carriera nella parabola discendente con l’aiuto di milioni che l’Europa non è più in grado di elargire ai suoi talenti.

Le decisioni, è cosa ormai ovvia, sono nei progetti dei procuratori e dei giocatori e, visto e considerato che a scegliere è un certo Marco Verratti – fulcro del centrocampo azzurro e talento emigrato – è una valutazione dettata da una volontà anche di sottrarsi a certe pressioni e certi giudizi. Il centrocampista si è sfilato dal giro che conta? presto per affermarlo, di certo è un segnale da capire, su cui soffermarsi con una certa attenzione perché senza Verratti la Nazionale è più complicata. E domani, per lui a differenza dell’ex compagno Ciro Immobile, potrebbe diventare un capitolo da indicare al passato.

Verratti si è tirato fuori dall'Italia e dai giochi: che cosa c'è dietro al lungo addio e il no al ct Spalletti Fonte: ANSA

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