Bobo Vieri non ci sta e va al contrattacco tramite una nota ufficiale diramata dal suo avvocato Danilo Buongiorno dopo la diffusione della notizia secondo cui una delle sue società – la Società forestale I Bifolchi – si ritroverebbe con i conti in rosso per 300mila euro a causa di presunti contenziosi con il fisco risalenti agli anni 20215, 2016 e 2017 e per i quali sarebbero stati versati 150mila euro.
L’accusa di problemi con il fisco
Negli scorsi giorni alcune testate giornalistiche avevano riportato la notizia dei conti in rosso per 300mila euro della Società forestale I Bifolchi di Bobo Vieri. Rosso che – sempre stando a quanto riportato dalle testate – sarebbe dovuto in parte anche a un contenzioso con il fisco dovuti alle annualità 2015, 2016 e 2017, per il quale sarebbero stati versati 150mila euro.
La smentita del legale di Vieri
Tutto ciò però non corrisponderebbe a realtà stando a Bobo Vieri, che tramite una nota diramata dal suo avvocato Danilo Buongiorno ci ha tenuto a negare tutto: “La notizia riportata è falsa e ha contenuto apertamente diffamatorio”, chiarendo poi anche la questione riguardante il fisco “è semplicemente stata attuata per una società del Sig. Vieri (e per annualità pregresse) una transazione consensuale e volontaria a fronte di un normale contenzioso (con formale contestazione da parte della società) e senza riconoscimento alcuno della benché minima responsabilità. La questione peraltro è stata definita e risolta da tempo”.
Il contrattacco di Vieri
Oltre a smentire la notizia riportata da alcune testate, Vieri – sempre tramite il suo avvocato – è passato anche al contrattacco, essendo le accuse nei suoi confronti “gravissime illegittimamente adottate nei confronti del Sig. Christian Vieri e di riflesso alle sue società”, diffidando “chiunque, mio tramite di adottare espressioni sconvenienti e diffamanti o dal riportare fatti o avvenimenti non veritieri; sia in relazione alla sua sfera privata che societaria”.
Il legale di Bobo ha specificato che in caso di “reiterazione di tali gravi fatti si riserva di agire altresì in sede penale per il reato di diffamazione aggravata e civilmente per il risarcimento dei danni peraltro già da oggi ingiustamente subiti dallo stesso e dalle sue società di riferimento”.