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Vincenzo Italiano, il tedesco di Sicilia profeta del bel gioco

Da centrocampista tutto polmoni e fosforo in Verona e Chievo al buio del calcioscommesse alle imprese in panchina. Tutto sul giovane mister siciliano

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Se lo Spezia ricorderà il 2020 come un anno eccezionale, non lo dovrà solo al coronavirus che ha bloccato il campionato di Serie B per 3 mesi, ma soprattutto a Vincenzo Italiano. Un allenatore fino a pochi mesi fa sconosciuto ai più, ma capace con la sua serietà e i suoi schemi di gioco semplici e razionali di conquistare una piazza da sempre appassionata, ma estremamente esigente, come La Spezia. Italiano è l’allenatore che è riuscito a portare lo Spezia in Serie A per la prima volta nella sua storia ultracentenaria.

Vincenzo Italiano arriva allo guida dello Spezia dopo avere fatto un primo miracolo nella stagione 2018-19 alla guida del Trapani, la sua prima squadra professionistica. Partito senza grandi ambizioni, Italiano porta il Trapani in Serie B e inizia a far parlare di sé. Se ne accorge il dg dello Spezia Guido Angelozzi che brucia tutti sul tempo e lo porta nel Golfo dei Poeti nell’incredulità generale. Italiano è un tipo semplice, posato e predica il 4-3-3. Il suo debutto in Serie B però non è dei migliori. A parte la scoppiettante vittoria di Cittadella alla prima di campionato, seguono una serie di rovesci in casa e fuori che relegano gli Aquilotti in fondo al plotone. E già si parla di siluramento del giovane mister siculo. La piazza è inferocita e su Youtube si possono ancora vedere quei momenti in cui Italiano come si suole dire, ci mette la faccia e affronta i tifosi bianconeri, invitandoli ad avere pazienza e a sostenere i suoi ragazzi. Un gesto che lo renderà un idolo per la curva Ferrovia.

Sì, perché il dio pallone improvvisamente si mette a girare dalla parte giusta e dal secondo tempo di Pescara in avanti i bianconeri sembrano un’altra squadra: gioco veloce, geometrie serrate a centrocampo, difesa ben registrata e tantissimi giovani mandati in campo al posto dei decani. Corsa, fantasia, compattezza e attaccamento alla maglia: la squadra ha finalmente capito il credo di Italiano e risale la classifica. Uno dopo l’altro sbocciano NzolaMaggiore, Capradossi, Marchizza e Ferrer e rinascono i dispersi Scuffet, Erlic e Gyasi. Quando il campionato riprende, dopo la sosta Covid, partita dopo partita lo Spezia scala posizioni e chiude terzo in campionato, come mai era successo nella sua storia secolare e dopo lo spareggio col Frosinone approda clamorosamente in Serie A. Con questo trionfo inaspettato Italiano è finito nel mirino dei club più blasonati: il Genoa lo vuole, ma c’è una clausola da 2 milioni di euro di mezzo e il mister si fa trattenere volentieri dal patron Volpi a guidare le Aquile in Serie A per la prima volta.

Vincenzo Italiano passato da calciatore

Italiano non arriva per caso sulla panchina dello Spezia. Quelli che hanno buona memoria si ricorderanno di un centrocampista brevilineo, pelato, in moto costante con le magliette di Verona e Chievo tra il 1996 e il 2009. Una lunga militanza nelle due squadre veronesi, interrotta solo da una breve e sfortunata parentesi guarda caso proprio al Genoa…

Da calciatore Italiano era esattamente come oggi fa l’allenatore: un maniaco del ritmo, dei movimenti intelligenti con e senza pallone. Era un vero metronomo, oscuro forse ma preziosissimo in campo e dotato di un gran tiro da fuori. Con la maglia del Verona gioca oltre 250 partite ed è uno dei giocatori con più militanza nel club scaligero, nel Chievo quasi 80. In tutto in Serie A gioca oltre 100 partite. Poi è stato capitano di entrambe le squadre e della grande rivale, il Padova, l’ultima squadra di peso in cui abbia militato fino al 2012. Chiude col calcio giocato definitivamente nel 2014.

Vincenzo Italiano e la vicenda calcioscommesse

Vincenzo Italiano è stato suo malgrado protagonista di una brutta vicenda legata al calcioscommesse del 2012, quando era un giocatore del Padova. Un avversario lo accusò di aver tentato di alterare il risultato di Padova-Grosseto coinvolgendo sui ex compagni di squadra. Italiano pur rivendicando sempre la sua estraneità ai fatti viene condannato a una squalifica di 3 anni, in primo grado. Poi la vicenda viene smentita da alcuni soggetti citati in giudizio e la condanna nei suoi confronti viene ridotta a 9 mesi perché accusato di condotta antisportiva e non più di illecito sportivo. Una brutta vicenda, nella quale Italiano ha ribadito in più di un’occasione di essere “vittima di un’inaccettabile ingiustizia“.

Vincenzo Italiano “il tedesco” di Sicilia

Una curiosità riguarda la sua carta d’identità. Vincenzo Italiano infatti, nonostante il cognome, non è nato in Italia ma in Germania. Infatti è nato a Karlsruhe il 10 dicembre del 1977. Si può dire che ci sia nato quasi per sbaglio: lui infatti è originario della Sicilia, in particolare della città di Ribera in provincia di Agrigento. I suoi genitori erano andati a trovare dei parenti in Germania con il proposito di stabilircisi per lavoro. Lui poi è tornato nel paese d’origine e ha dedicato il resto della vita al calcio. E’ sposato e ha due figlie.

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Vincenzo Italiano, il tedesco di Sicilia profeta del bel gioco Fonte: Gettyimages

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