Finalmente, nel pomeriggio di lunedì 26 febbraio, Vittorio Cecchi Gori è stato dimesso dal reparto di riabilitazione geriatrica del Policlinico Gemelli di Roma, dove il produttore cinematografico ed ex patron della Fiorentina era stato ricoverato per problemi respiratori. Il vincitore del Premio Oscar ha fatto ritorno nella sua dimora romana, nel quartiere capitolino dei Parioli, assistito dal suo cameriere personale come ha confermato l’agente Angelo Perrone e viene riportato dall’agenzia ANSA.
- Vittorio Cecchi Gori dimesso
- Le condizioni dell'ex produttore e patron della Fiorentina
- No a bollettini medici
- La Fiorentina, il sogno sfumato
Vittorio Cecchi Gori dimesso
Cecchi Gori era stato ricoverato dopo aver accusato un malessere poi degenerato e deciso, in accordo con l’ex moglie Rita Rusic di programmare esami e relativi approfondimenti presso la struttura ospedaliera, in cui è stato poi seguito e curato a seguito dell’insufficienza respiratoria accusata nel corso dello stesso ricovero per accertamenti.
Nei giorni della degenza l’ex moglie Rita Rusic e il figlio Mario junior hanno fornito costante supporto a Cecchi Gori, il quale progressivamente è migliorato fino ad uscire dalla terapia intensiva in cui era stato trasferito e dove è rimasto alcuni giorni, da quel 12 febbraio in cui si era resa necessaria la sua degenza. La famiglia ha espresso gratitudine verso il personale medico del Policlinico Gemelli.
Le condizioni dell’ex produttore e patron della Fiorentina
Le condizioni dell’ex produttore sono migliorate nel giro di una settimana e hanno permesso all’equipe medica del nosocomio di rivalutare le sue condizioni e di di trasferirlo nel reparto di riabilitazione geriatrica dell’ospedale, dove è rimasto sotto osservazione per qualche giorno, prima delle dimissioni.
A tenere aggiornati i media e di conseguenza il suo pubblico era stato Angelo Perrone, l quale aveva riferito che l’ex moglie Rita Rusic aveva allertato i medici per via dei battiti cardiaci molto bassi e predisposto il ricovero per accertamenti, lì dove poi ha accusato l’insufficienza respiratoria. Oltre alla famiglia, molto vicina al produttore è stata anche l’ex compagna, Valeria Marini la quale ha aggiornato anche sulle condizioni e i costanti miglioramenti di Cecchi Gori.
A fine gennaio 2022 Cecchi Gori era stato ricoverato, sempre al Gemelli. “Ho solo una polmonite, niente Covid che in realtà ho già avuto e ne sono guarito”, aveva spiegato in quella occasione complice la sempre più preoccupante situazione riguardante la sua salute. Nel settembre 2019 era stato operato d’urgenza per una peritonite al Gemelli, dove era stato già in degenza anche nel 2017 a causa di un’ischemia che aveva superato dopo una lunga degenza e addirittura il coma.
Vittorio Cecchi Gori ai tempi dei suoi guai giudiziari
No a bollettini medici
Il Policlinico Gemelli ricordiamo inoltre che non ha diffuso bollettini sulla salute di Cecchi Gori: le informazioni che abbiamo, dunque, provengono dai pochi lanci di agenzia e dalle dichiarazioni, pubbliche, della sua ex moglie, la produttrice Rita Rusic, e l’ex compagna, l’attrice Valeria Marini.
Entrambe sono molto vicine a Cecchi Gori che sta vivendo una situazione di salute comunque delicata, dopo l’ischemia che lo aveva colpito e a cui era seguito un coma dal quale si era ripreso con non poca determinazione, dopo le traversie giudiziarie affrontate e che lo avevano portato a una condanna.
Il suo medico personale, che ha parlato al Corriere della Sera, Antonio De Luca si è detto sicuro che Vittorio si riprenderà anche da questo episodio e che “ha bisogno di riposo anche se per sua natura vorrebbe già mettersi in attività, informarsi, incontrare persone”.
La Fiorentina, il sogno sfumato
Oltre al cinema, il nome di Vittorio Cecchi Gori è stato inevitabilmente legato alla Fiorentina. Dal 1993 al 2002 Vittorio Cecchi Gori è stato presidente del club viola; un sogno giovanile condiviso con suo padre Mario e che ha consentito che Firenze godesse di figure calcistiche irripetibili.
Fu lui a portare Gabriel Batistuta, uno dei centravanti più prolifici e ammirati di sempre, il trequartista portoghese Rui Costa, passando per l’attaccante brasiliano Edmundo. Successi sul mercato che gli consentirono di guadagnare con la squadra due Coppe Italia e una Supercoppa, sfiorando anche lo Scudetto.
La conclusione fu triste, però: Cecchi Gori fu arrestato per il fallimento della Fiorentina e incominciò una lunga serie di guai giudiziari che si esaurirono con la decisione della Cassazione della condanna a 8 anni, solo nel 2020, condanna da scontare ai domiciliari a causa delle sue precarie condizioni di salute.