Elia Viviani ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha commentato la vittoria in volata allāUae Tour: un colpo di reni spettacolare nel finale ai danni di Gaviria. Per il campione dāItalia si tratta della 70esima vittoria in carriera: āFinalmente lāho battuto. Mentalmente sarebbe stato difficile da accettare pensando alle sfide che ci attendono, da TirrenoĀAdriatico e Sanremoā.Ā
Il conto delle vittorie: āPer me 71, io conto anche il primo. Al Giro di Cuba 2010. Arrivo da un 2018 con 18 vittorie e a turno ho battuto quasi tutti i rivali ma non Fernando, che era in squadra con me. Non era facile trovarselo contro e qui lunedƬ mi aveva battuto senza se e senza ma. Bisognava reagire subito, ed ĆØ quello che ho fatto. Lui ĆØ il piĆ¹ pericoloso di tutti in volata per me. Ha talento e una forza invidiabile. Ha una volata lunga ed ĆØ bravissimo a non farsi rimontare. Poi, non molla mai. Fateci caso se rivedete questo sprint: era quarto, poi con il colpo di reni sulla linea ha passato Kittel e Bennettā.
Il racconto della volata: āAvevo chiesto a Morkov un āleadĀoutā corto e veloce. Ma ai 500 metri ci ha anticipato Kristoff, che pilotava Gaviria. Non mi sono fatto prendere dal panico, non ho fattoaspallate. Ho solo aspettato e scelto la destra per uscire, dove Sabatini mi avrebbe aperto la stradaā.
Il corridore della Quick Step confessa: āNon ci credevo. Mancava poco. Ma mi sono infilato in un pertugio molto stretto e negli ultimi 30 metri ero molto veloce. Il successo ĆØ per quei ragazzi che ho davanti. Quando perdo, sentono la pressione pure loro. Non ero il solo a volermi rifareā.
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