Andrea Anastasi ex giocatore e oggi allenatore da quest’anno è la guida di Perugia, dove ha preso il posto di Grbic che è andato a sedere sulla panchina della Polonia.
L’allenatore ha così parlato, dopo la prima di campionato, a Gazzetta dello Sport.
“Il fatto di essere stato tanto all’estero aiuta, non ascolto nessuno e non sto tanto a leggere i social, ho abbastanza da fare a far girare la mia squadra, i pronostici contano poco”.
E sulla squadra che si vedrà in queste giornate: “Ho una squadra ricca anche in panchina, faremo tanto turnover, quando cominceremo a giocare ogni tre giorni non voglio trovarmi col fiato corto quindi cominciamo subito. Anche perché il primo posto in stagione regolare non serve neanche più per le coppe, inutile dannarsi per quello. Leon sta recuperando (ha saltato il Mondiale con la Polonia per infortunio al ginocchio, ndr). Con Siena aveva giocato in amichevole. Sta crescendo, ho visto anche belle cose, ma avevamo programmato con lui di non fargli giocare la prima”.
L’allenatore è tornato in Italia dopo 10 anni vissuti in Polinia: “A livello personale emozionante, anche nelle piccole cose. Anche solo a poter tornare a fare quotidianamente la spesa e trovare le cose che mi piacciono al supermercato. E il giorno libero posso tornare a casa. In palestra si parla tantissimo, in Polonia sono un po’ più formali e asciutti. Il club poi ha un’organizzazione da alto livello, direttore generale e direttore sportivo (Benedetto Rizzuto e Goran Vujevic, ndr) sono quotidianamente presenti con noi in palestra per risolvere qualunque problema. La situazione è ideale”.