L’Italia del volley alle prese con una crisi di nervi che si va ad aggiungere a quella di risultati. Le azzurre hanno mancato la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, possibilità che resta ancora aperta grazie all’accesso attraverso il ranking ma non cancella i dubbi su una squadra che sembra avere tutto per dominare e che invece sia agli Europei che a Preolimpico si è fermata più di un passo prima del traguardo.
- Mazzanti sotto attacco e a un passo dall’addio
- Berruto si schiera in difesa di Mazzanti
- La candidatura di Velasco e la posizione di Berruto
Mazzanti sotto attacco e a un passo dall’addio
Inutile girarci intorno: quando una squadra manca un obiettivo la colpa ricade sempre sulle spalle dell’allenatore e in questo caso di Davide Mazzanti. Una colpa che ricade ancora più forte se le scelte del tecnico in questione finiscono per dividere come quella di lasciare fuori una fuoriclasse come Paola Egonu (ma non è stata l’unica epurata che ha fatto discutere). Il preolimpico rappresentava l’opportunità del tecnico per far valere la sua “filosofia” ma la sconfitta contro la Polonia, ovviamente ha il tonfo di un macigno.
Berruto si schiera in difesa di Mazzanti
In campo adesso scende uno che di panchine e di nazionali qualcosa ne sa come Mauro Berruto. L’ex ct, ora parlamentare, decide di andare controcorrente e si schiera a difesa di Davide Mazzanti.
Da fuori si tende sempre ad avere la soluzione più semplice che di solito è anche quella più sbagliata. Mazzanti è un allenatore che stimo e sarà certamente il primo a non essere contento e a pensare come raggiungere l’obiettivo che è quello di qualificarsi per i Giochi. Da fuori credo sia impossibile valutare e tantomeno dare consigli. Credo serva un confronto tra la federazione e il tecnico per raggiungere l’obiettivo.
La candidatura di Velasco e la posizione di Berruto
Julio Velasco è ancora un nome che incute timore e suscita rispetto quando si parla di pallavolo e di sport in generale. Il “santone” argentino sembra essere candidato a prendere in mano le redini della nazionale con Berruto che non sembra appoggiare completamente questa possibilità.
Perché questa tendenza a tornare al passato? Nel mondo, non solo dello sport, è pieno di post-veggenti. Di quelli che finita la partita, ti dicono esattamente quello che bisognava fare per vincerla. L’allenatore fa un lavoro al contrario. Per i tifosi, gli allenatori da social e opinionisti la sicurezza di quello che è già vissuto è attrattiva ed è la soluzione più comoda.
Nulla da togliere a Velasco. Ma posso solo dire che piacerebbe molto vedere Mazzanti vincere una medaglia olimpica con la sua squadra a Parigi.