Paola Egonu e Davide Mazzanti viaggiano ormai su due binari distinti e separati. Lo strappo è definitivo, nell’Italia del Volley femminile non ci sarà spazio per tutti e due. Non insieme. O l’uno o l’altro. La Federazione l’ha capito, questa volta margini per ricomporre fratture e incomprensioni non ce ne sono. Non è come dopo i Mondiali del 2022, in cui Paoletta annunciò l’intenzione di prendersi un periodo di pausa dalla nazionale, salvo poi accettare di rientrare da panchinara, dopo un lungo e certosino lavoro dei vertici federali dietro le quinte.
- Egonu-Mazzanti, lo strappo è ufficiale
- Le ragioni dei dissapori tra Ct e atleta
- Egonu-Mazzanti, la strategia della Fipav
- Italia al Preolimpico: due posti per Parigi
Egonu-Mazzanti, lo strappo è ufficiale
La motivazione ufficiale dello strappo è racchiusa nella dicitura contenuta nel comunicato della Federvolley che ha annunciato la decisione della Egonu, condivisa col Ct e col presidente Manfredi, di non prendere parte al Preolimpico di Lodz: “Pur ribandendo il proprio attaccamento alla maglia dell’Italia, ha concordato con il commissario tecnico e il presidente federale Manfredi di non partecipare al torneo in Polonia per prendersi un periodo di riposo“. Ma il periodo di riposo dalla Nazionale, o meglio da Mazzanti, potrebbe durare per Egonu più degli otto giorni in cui è articolato l’appuntamento polacco (16-24 settembre).
Le ragioni dei dissapori tra Ct e atleta
Fin quando ci sarà Mazzanti al timone dell’Italia, Egonu non risponderà alle convocazioni. È quanto riportato da Gian Luca Pasini in un documentato articolo sulla Gazzetta dello Sport, in cui sono illustrate nel dettaglio le ragioni della frattura. Che poi è essenzialmente una: la mancanza di fiducia nel rapporto tra allenatore e atleta. Le discussioni, iniziate dopo due amichevoli estive con la Serbia, sono riesplose prima della finalina per il terzo posto agli Europei contro l’Olanda. E hanno fatto da preludio al divorzio. La Federazione? Margini per mediare, ormai, non ce ne sono. Ma la strategia del presidente Manfredi è chiara.
Egonu-Mazzanti, la strategia della Fipav
L’Italia disputerà il Preolimpico di Lodz pur avendo di fatto già in tasca la qualificazione ai Giochi. All’Olimpiade di Parigi, infatti, andranno le vincenti e le seconde classificate dei tre tornei preliminari. Per le escluse, oltre alla Francia, sono ancora a disposizione cinque posti che saranno assegnati attraverso il ranking Fivb a giugno 2024, dopo la fase eliminatoria della prossima Volleyball Nations League. L’Italia è messa benissimo in questa classifica. E allora il Preolimpico servirà da test soprattutto per Mazzanti. La squadra lo segue? Le azzurre esprimono un gioco convincente? Vincono? Dovessero arrivare tante risposte negative, la posizione del Ct non sarebbe più tanto salda.
Italia al Preolimpico: due posti per Parigi
In autunno, infatti, potrebbe anche verificarsi quel ribaltone che Manfredi, per non dare l’impressione di essere “Egonu-dipendente”, ha sempre rinviato. Sulla panchina delle azzurre potrebbe approdare un altro tecnico e questo darebbe modo a Paoletta di riavvicinarsi all’azzurro, proprio nell’anno dell’Olimpiade. A Lodz le azzurre se la vedranno con Corea del Sud (16/9, 20.45), Slovenia (17/9, 20.45), Thailandia (19/9, 14.30), Colombia (20/9, 11.30), Stati Uniti (22/9, 20.45), Germania (23/9, 20.45) e Polonia (24/9, 20.45). Ci sono due posti in palio per Parigi: ma per Egonu e Mazzanti ce n’è soltanto uno.