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Volley Mondiale per Club, finale amara per Trento: non basta Michieletto, la festa è tutta del Sada Cruzeiro

Non riesce l'impresa all'Itas Trentino: la finalissima del mondiale di Uberlandia la vince il Sada Cruzeiro, che s'impone per 3-1. Michieletto predica nel deserto

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’Italia scende dal trono mondiale per club: dopo il doppio trionfo di Perugia delle edizioni 2022 e 2023, la coppa messa in palio dalla FIVB torna in Brasile, col Sada Cruzeiro che conquista il quinto successo raggiungendo in testa alla classifica all time proprio l’Itas Trentino, sconfitta per 3-1 nella finalissima del torneo disputato a Uberlandia. Una finale amara per la formazione di Fabio Soli, che ha faticato e non poco a trovare il modo per arginare la grande serata di vena delle “vecchie volpi” brasiliane Wallace e Lucas, contro i quali il solo Michieletto poco ha potuto.

Itas in ombra: il Sada sfrutta l’occasione

Perché la prova di squadra di Trento è stata decisamente al di sotto delle possibilità, con Soli che può rimpiangere il fatto di non aver avuto il miglior Rychlicki per provare a rispondere alle bocche da fuoco del Sada. Che aveva già battuto l’Itas nell’ultima gara del girone eliminatorio, quando però gli italiani erano già certi di chiudere in vetta al proprio girone (con annesso turnover ragionato).

La finalissima, se possibile, ha però rafforzato le certezze della formazione brasiliana, apparsa decisamente sul pezzo e trascinata dal solito calore dei tifosi verdeoro. Vittoria piuttosto netta, come spiegano anche i parziali di serata: 25-22, 20-25, 25-16 e 25-22 in poco più di due ore di partita. Per Trento, arrivata a Uberlandia con i favori del pronostico (e da campione d’Europa in carica), si tratta della seconda finale persa nella competizione dopo quella 2022 contro Perugia (anche in quel caso si giocava in Brasile, ma a Betim).

Michieletto ultimo ad arrendersi, ma non è serata

Che la serata potesse regalare poche gioie all’Itas lo si era intuito sin dalle prime battute, con il Sada martellante in attacco e continuo anche in difesa. Non fosse stato per un turno al servizio di Michieletto da autentico dominatore (tre ace in un amen), la pratica per i brasiliani avrebbe potuto essere anche più sbrigativa: avanti 16-15, la formazione di Soli è incappata in una serie di errori abbastanza banali in attacco, ritrovandosi sotto per 17-21 e di fatto abbandonando ogni residua velleità di portare il set dalla propria parte.

Copione differente però nel secondo set, che Trento approccia decisamente meglio, anche se la vera svolta arriva sul 14-13 in favore della formazione italiana, che vince lo scambio più duro del set (difese protagoniste a tutto tondo) con Sbertoli che si affida sempre con dividendi a Michieletto, certo il più in palla dei suoi. L’ingresso di Garcia per Rychlicki fa il resto, col 25-20 finale che rimette tutto in discussione. Anche se è quello il momento in cui il Sada Cruzeiro riaccende la luce, decidendo di non spegnerla più.

Errori in serie e rimpianti: Wallace non perdona

A spaccare in due la finale è Wallace, che in un turno di servizio senza respiro per la ricezione trentina cambia totalmente l’inerzia di una partita che viaggiava sui binari di un sostanziale equilibrio. È sempre Michieletto l’unico che riesce a riportare un po’ a contatto l’Itas, ma due muri di Otavio rispediscono al mittente le velleità italiane, con Matheus che infila tre ace in un turno di servizio che frutta un clamoroso 8-0 di parziale che manda in delirio l’arena di Uberlandia.

Nel quarto set Trento si ritrova costantemente a inseguire sin dal primo punto giocato: l’ultimo sussulto arriva in concomitanza con un muro di Flavio e un ace di Sbertoli che riportano il Sada a una sola lunghezza di vantaggio sul 16-17 (dopo essere stato anche sopra di 5 punti), ma in uscita dal timeout Lavia non trova il modo per chiudere uno scambio “elettrico” e nell’azione successiva Flavio si prende il muro che rispedisce l’Itas a -3.

Un errore di Michieletto consegna il 17-21 a un Sada che a quel punto deve solo controllare, con Trento che cancella due match point ma non il terzo (servizio in rete proprio di Ale). I 39 errori della formazione di Soli contro gli appena 18 dei brasiliani hanno fatto tutta la differenza di questo mondo. Wallace top scorer e MVP di serata con 23 punti, Michieletto ne firma 21 con 4 ace, ma i 10 di Lavia e Flavio (con Garcia a 9 e Rychlicki a 6) non bastano per riportare la coppa in Italia.

Italia che scende dal podio anche con l’altra formazione presente in Brasile: la Lube Civitanova cede nuovamente agli iraniani del Foolad Sirjan per 3-2, che conquistano così la medaglia di bronzo.

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