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Superlega, la Lube non muore mai: Perugia spreca una palla match, Lagumidzija la trascina (almeno) a gara 4

Gara 3 a Perugia finisce nel modo più inatteso: la Sir non sfrutta una palla match e si ritrova costretta a tornare a Civitanova a Pasquetta per non sciupare il doppio vantaggio.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ribaltoni serviti come se piovesse, emozioni che a stento si riescono a tenere trattenere tra uno scambio e l’altro. Perché gara 3 della semifinale tra Perugia e Civitanova non è stata una partita, è stata un kolossal: se la porta a casa la Lube, che ha visto le porte dell’inferno spalancarsi sulla palla match avuta a disposizione dalla Sir sul 14-13, annullata da una gran giocata di Lagumidzjia che poi a muro ha procurato la prima palla match per i cucinieri, prontamente trasformata nella giocata che rimanda ogni verdetto (almeno) a gara 4. Cosa che a un certo punto non era per niente scontata.

La Lube ha imparato dai propri errori

Che Civitanova non sarebbe salita a Perugia a fare una scampagnata lo fa capire subito Nikolov in apertura di primo set, quando trova una combo atttacco-muro più un errore di Semeniuk che regala il primo vantaggio di serata alla Lube (7-10). Cui però la Sir replica con le armi migliori di cui dispone, mettendo a ferro e fuoco la ricezione dei cucinieri.

Che quando sentono ormai di aver perso contatto (ace di Giannelli per il 17-13) trovano la carta a sorpresa dal mazzo: Poriya va al servizio e ci resta per sei battute consecutive, portando la Lube avanti di due lunghezze (19-17). E quei due punti in qualche modo i ragazzi di Medei li tengono finché serve, col 25-23 finale che serve da sveglia per Perugia. Che non a caso nel secondo set parte col booster: Ben Tara al servizio fa sfracelli e sul 9-2 il parziale è praticamente già bello che indirizzato, sebbene nel finale la Sir tiri un po’ il freno e consenta almeno a Civitanova di avvicinarsi un po’ (25-20 e parità ristabilita).

Loser illude la Sir, Nikolov e Lagumidzija la ribaltano

Dal terzo set in poi comincia un’altra partita, dove Perugia prova da subito a imporre il proprio ritmo. Arriva sul 13-10 grazie a un ace di Loser e ancora una volta s’illude troppo presto di averla fatta franca: con la stessa moneta la Lube risponde prima con Boninfante e poi con Bottolo, ristabilendo la parità a quota 16.

Giannelli (MVP per distacco) aziona allora l’artiglieria pesante: Plotnytskiy e Semeniuk riconsegnano un break di vantaggio a Perugia, ma Nikolov (altro ace) e Lagumidzija (a muro) rimettono avanti gli ospiti. La Lube ha il demerito di non scappare: sul 21 pari Ben Tara trova un ace spaziale e la Sir mette la freccia, ma non si mostra cinica come lo spartito richiederebbe. Tanto che non sfrutta tre palle set e poi paga dazio su due errori di Semeniuk che regalano il parziale a Civitanova.

Perugia non la chiude e Lagumidzija rimanda i verdetti a Pasquetta

Nella testa degli umbri qualcosa s’inceppa: la Lube sale 9-5 nel quarto (sbaglia, e tanto, pure Ishikawa) e sogna la fuga buona, ma Ben Tara e Semeniuk (rispedito in campo) riportano Perugia a contatto. Poi Plotnytskiy va al servizio e trova tre punti pesanti, come quelli che sa mettere lui.

Medei prova a fermare due volte la partita, ma il tiebreak è inevitabile. Così come è inevitabile scontrarsi contro le mani di Solé, la cui serata è di quelle grandi firme tra muri e intuizioni geniali. La Sir si prende un paio di punti di vantaggio, ma la Lube è dura, anzi durissima a morire: si rimette in carreggiata con i muri di Gargiulo e Nikolov, tornato dominante nel momento in cui la palla pesa come un macigno.

Si gioca senza esclusione di colpi e la stanchezza diventa un fattore: sbagliano un po’ tutti, anche Giannelli (questa una notizia) che con Plotnytskiy sulla palla che decide la partita non riesce a fare quello che di solito gli riesce facile, cioè trovare un comodo appoggio sottorete. Lagumidzija fiuta l’occasione e trascina Perugia a gara 4: a rigor di logica sono sempre quelli di Lorenzetti ad avere l’opportunità di chiudere i conti, ma nella testa di Civitanova adesso si fa largo un pensiero stupendo. E chissà se dentro l’uovo non ci possa scappare un’altra sorpresona, costringendo i campioni d’Italia in carica a giocarsi tutto in gara 5. Per quanto visto stasera, non ci sarebbe poi da stupirsi molto.

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