L’ultima immagine di Ivan Zaytsev all’Olimpiade sono le lacrime di Tokyo per la sconfitta ai quarti contro l’Argentina. Poi è arrivato Fefé De Giorgi e il filo dello Zar con l’azzurro della Nazionale s’è spezzato, ma senza rancori o polemiche: da consumato uomo di sport (e di tv) Zaytsev sa che lo spettacolo può e deve andare avanti. Anche senza di lui. I risultati hanno dato ragione al nuovo corso del Ct e lui l’ha accettato serenamente. Anche se, ovviamente, gli avrebbe fatto piacere dare una mano. E magari vivere un’altra esperienza a cinque cerchi a Parigi.
- Zaytsev e l'Italia: "Che invidia, ma forza Azzurri a più non posso"
- Il futuro dello Zar: le voci di mercato e l'annuncio nei prossimi giorni
- E se Zaytsev restasse a Civitanova? "Stiamo cercando di stabilirci lì"
Zaytsev e l’Italia: “Che invidia, ma forza Azzurri a più non posso”
Intervistato da Pierfrancesco Catucci per il Corriere della Sera nel corso di un evento milanese a cui ha partecipato come testimonial, Zaytsev ha confermato di guardare sempre con occhi attenti la Nazionale e di essere pronto a farlo anche nel corso di questa lunga primavera-estate: “Li guarderò con invidia… Speriamo che conquistino la qualificazione alle Olimpiadi il prima possibile, ma penso che sia questione di dettagli e di tempo. Gli auguro tutto il meglio per prepararsi al meglio per un appuntamento bello come le Olimpiadi. Io li sosterrò dal divano, a più non posso“.
Il futuro dello Zar: le voci di mercato e l’annuncio nei prossimi giorni
Nessuna conferma invece sulle voci che riguardano il suo futuro. Si è parlato di addio alla Lube Civitanova, di possibile approdo in Giappone, di eventuali avventure all’estero: Zaytsev non sa, o dice di non sapere nulla. “Il mio futuro? Dovremmo chiederlo a tanta altra gente, io non lo so”, spiega lo Zar. “Sinceramente non lo so, sono ancora indeciso, qualche decisione arriverà nei prossimi giorni“.
E se Zaytsev restasse a Civitanova? “Stiamo cercando di stabilirci lì”
Il divorzio dalla Lube, in ogni caso, non è così scontato: “Saluto Civitanova? Non lo so, non so se la saluto dal punto di vista sportivo; sicuramente non la saluto sotto il profilo familiare e di casa visto che stiamo cercando di stabilirci lì. Civitanova e la Lube hanno avuto due anni sicuramente complicati dove si è cercato di inserire nuovi elementi in squadra e purtroppo i risultati non sono dalla parte nostra. In due anni non siamo riusciti a portare a casa nemmeno un trofeo, situazione che h generato malumore nella proprietà e società, ma anche in tutti i giocatori. Fortunatamente ci siamo conquistati un posto in Europa con la finale per il quinto posto, ma è una magra consolazione per due anni non proprio esaltanti”.