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Weissman e Partey, quando i tifosi dicono no: la presa di posizione contro l’arrivo dei due giocatori

Quando anche i tifosi prendono posizione: storia di un trasferimento saltato e di un altro che potrebbe ancora concretizzarsi. Non sono episodi del tutto nuovi nel mondo del calcio.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Weissman e Partey, quando i tifosi dicono no: la presa di posizione contro l’arrivo dei due giocatori

C’è chi dice no, cantava Vasco Rossi nell’ormai lontano 1987. Anche nel mondo del calcio la storia è piena di rifiuti e talvolta sono i tifosi a mettersi di traverso in un trasferimento. E’ capitato in passato e capita tuttora, con l’ultimo esempio che è quello dell’ex salernitano Shon Weissman boicottato con successo dai supporter del Fortuna Dusseldorf. Anche al Villarreal la bocciatura nei confronti di Thomas Partey è netta.

Il no del Fortuna Dusseldorf all’estremista Weissman

Quanto conta il parere dei tifosi? Tanto per il Fortuna Dusseldorf che ha annunciato ufficialmente la rinuncia all’acquisto di Shon Weissman dal Granada. L’accordo tra il club tedesco e quello spagnolo era già stato sancito sulla base di mezzo milione di euro. A far saltare il banco sono stati proprio i supporter di fede biancorossa. Appresa la notizia, c’è stato un clamoroso tam tam mediatico che ha portato alla luce alcuni commenti dell’ex attaccante della Salernitana in cui esprimeva il suo sostegno alle operazioni delle Forze di Difesa Israeliane a Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Le posizioni politiche del giocatore sono state considerate fin troppo estreme. Il Fortuna Dusseldorf – club che milita nella 2. Bundesliga, la seconda divisione del campionato tedesco di calcio – aveva iniziato glissato su queste perplessità, salvo poi tirarsi indietro dall’affare 24 ore dopo.

I tifosi del Villarreal votano no-Partey

Situazione simile a quella tedesca si sta verificando pure in Spagna. I tifosi del Villarreal non vogliono Thomas Partey, centrocampista svincolatosi dopo l’esperienza all’Arsenal. Il motivo anche in questo caso è di natura morale. Il 32enne ghanese è accusato di sei reati sessuali. Per ora è in libertà su cauzione, con la valigia pronta per viaggiare verso la penisola iberica.

In questo caso, l’affare sarebbe virtualmente chiuso ma i tifosi del Sottomarino Giallo hanno lanciato una petizione sul portale Change.org per opporsi alla scelta della propria società. Particolarmente duro è il comunicato con il quale è stata portata avanti la campagna anti-Partey:

Un giocatore accusato di crimini di questo tipo non deve avere alcuna relazione con un club come il Villarreal, che si vanta di valori come lo spirito di famiglia e la comunità. L’ingaggio di Thomas Partey sarebbe uno schiaffo in faccia non solo ai tifosi del club, che vedrebbero i loro nomi associati e costretti a sostenere un presunto stupratore, ma anche a tutte le vittime di abusi sessuali nel mondo, che vedrebbero l’ennesimo caso di gravi accuse ignorate a causa dell’avidità e dello status“.

Quando i tifosi dicono no: i casi italiani

Vedremo in questo caso se anche il Villarreal si tirerà indietro come ha fatto il Fortuna Dusseldorf. Ma non è una rarità che i tifosi si definiscano contrari ad un trasferimento. Non sempre le motivazioni sono di natura morale: in passato, ad esempio, si generò il putiferio quando la Juventus stava per prendere Dejan Stankovic dall’Inter. Questioni di rivalità, insomma. Le stesse che frenarono bruscamente lo scambio Guarin-Vucinic. Qui, siamo decisamente su altri livelli. Quelli di un calcio che si interroga ancora su principi etici.

In Italia, se vogliamo trovare episodi simili dobbiamo ricordarci della storia di Manolo Portanova che fu scartato dal Bari per motivi analoghi a quelli di Partey. Ci furono invece episodi razzisti dietro alle rinunce di Udinese e Verona rispettivamente per Rosenthal e Ferrier.

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