Alla Gazzetta dello Sport, Matteo Berrettini ha spiegato cosa si prova a calpestare l’erba di Wimbledon: “E’ il tempio del tennis. È il posto in cui ti viene voglia di giocare anche se non hai mai preso una racchetta in mano. Una volta nella vita bisogna andarci, un po’ come al Maracanà , qui si va oltre lo sport in se stesso“.
Berrettini è in fiducia dopo la vittoria al Queen’s e non si nasconde: “So che posso arrivare in fondo, sto bene fisicamente e vittorie come quella di domenica mi aiutano a prendere consapevolezza dei miei mezzi e mi danno fiducia per spingermi sempre più in là . Poi se dovessi uscire al terzo turno non sarebbe comunque un disastro, so bene come va questo sport“.
Attualmente Berrettini, il tennista italiano più in alto nella classifica Atp, è 9° nel ranking ma con l’ottava piazza di Roger Federer sempre più vicina: “Il ranking con la pandemia è particolare, ma è chiaro che un pensiero ci faccio un pensierino. La cosa più importante però resta sentirmi bene, io so che quando sono in forma i risultati arrivano, poi i numeri sono sempre relativi e io non sono il tipo che guarda la classifica degli avversari“.