Quinta partita senza i tre punti per Paolo Zanetti, che non cercava certo il risultato pieno, ma una prestazione più a tutto tondo dei suoi: “Il Napoli è ingiocabile, fa ogni fase in maniera perfetta, ma ciò che abbiamo espresso non è stato la nostra versione migliore, perché le due reti sono state realizzate con la nostra complicità. Abbiamo pagato un pizzico di timore reverenziale, volevo giocarmela con le nostre armi: c’è stato impegno e abbiamo dato tutto, al di là delle assenze di Akpa-Apro e Bandinelli a centrocampo, cui si è aggiunta quella di Cambiaghi in attacco, fondamentale per cercare di scomporre la difesa con l’uno contro uno; il fatto che Spalletti faccia i complimenti perché non ci siamo snaturati fa piacere, ma siamo meglio di così. Abbiamo sofferto i cambi di gioco e qualche volta ci siamo allungati troppo”.
Il capo d’accusa è l’atteggiamento dopo il rosso a Mario Rui: “L’Empoli non ha sfruttato questo vantaggio, anzi ha fatto peggio e dobbiamo capire per quale motivo; non c’è stata convinzione, ora devo capire i nostri demeriti dove arrivano, o se il Napoli è così forte che può tenere il campo in inferiorità numerica
E’ un Napoli che migliora partita dopo partita: “Ogni sconfitta lascia amarezza, non si pensa di partire sconfitti sul campo; il Napoli ha però una padronanza di gioco che leva spazio a discussioni, sono migliorati rispetto alla gara di andata. Sono consapevoli della loro forza e di come il loro percorso stia raggiungendo l’apice. Il Napoli gioca un calcio pazzesco, è forte e si sente forte”.