L’ex tecnico del Crotone Walter Zenga in un’intervista al Corriere dello Sport ha parlato della sua esperienza in Calabria: “Sono ancora sotto un treno, frastornato, sto male male, faccio sempre gli stessi pensieri, pensieri crudeli. I numeri, la differenza reti, le partite vinte, i venti punti nel girone di ritorno e quello score che mi rimbalza nel cervello, cinque cinque nove. Cinque vittorie, cinque pareggi e nove sconfitte che fanno quaranta punti in un campionato intero, e i ventisette gol segnati in un solo girone. Non riesco ancora a spiegarmela, la retrocessione. A Crotone io e Carbone abbiamo dato il 200 per cento”.
“Quando sai di aver fatto una cosa male, di fronte al fallimento devi solo tacere, ma se non hai tralasciato un solo aspetto del lavoro, un solo particolare, se hai dato tutto te stesso non te ne fai una ragione. Sto vivendo un piccolo inferno personale, e purtroppo questa mia condizione la scontano anche le persone che mi stanno vicino. Meglio avermi in casa quando lavoro piuttosto che quando sono fermo. Senza una panchina non ci sono anche quando ci sono.
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