Il finale del 2008 è stato sicuramente il più incredibile della storia della F1. In Brasile, nel gp di casa, Felipe Massa con la sua Ferrari ha dovuto dire addio al titolo all’ultima curva, dopo il sorpasso di Lewis Hamilton a Timo Glock.
Il tedesco, come ha raccontato al podcast Beyond the Grid, si è reso protagonista a suo malgrado della sconfitta di Massa e ricorda: “Pensavo che mi avrebbe ucciso. Cosa accadde? Al penultimo giro stava iniziando a piovere sull’ultima curva e io ho chiesto di rientrare ai box. Mi hanno detto che la pit-lane era già piena di gente per la cerimonia del podio e tutti stavano impazzendo di gioia perché Massa in quel momento era campione del mondo. Io ero quarto e mi dissero di stare fuori, anche se non c’era grip”.
Glock ha infine ammesso: “Il mio ingegnere di pista mi spiegò che Lewis aveva vinto il titolo, ma non mi riferì della mia influenza sul risultato finale. Poi tutti i giornalisti hanno iniziato a chiedermi perché avevo aiutato Hamilton. Io non capivo, pensavo fosse uno scherzo. Allora il mio fisioterapista mi ha portato via e mi ha chiuso in uno stanzino spiegandomi tutto”.
Glock è riuscito a parlare a Massa solo dieci anni dopo l’accaduto, ma ormai era già storia passata. Hamilton vinse il primo dei suoi sette titoli mondiali, Massa invece rimase a bocca asciutta per tutta la carriera e con il rimpianto di non aver potuto festeggiare nel suo Brasile.