A “Controcorrente” , il talk show di Rete 4 condotto da Veronica Gentili , Alex Schwazer è tornato a parlare delle sue vicissitudini causate dalle squalifiche per doping che dopo il trionfo nella 50 km di Pechino 2008 gli hanno impedito di partecipare a tutte e tre le edizioni successive dei Giochi olimpici, Londra 2012 , Rio 2016 e Tokyo 2020 .
In particolare Schwazer contesta la sua mancata partecipazione a Tokyo per la mancata revoca della squalifica di otto anni, dal 2016 al 2024, da parte dell’ Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) , malgrado la sentenza emessa dal Tribunale di Bolzano , che sosteneva la tesi della manomissione delle provette dei campioni di urina del 37enne marciatore altoatesino in occasione della seconda positività rilevata nel 2016. Ecco le parole di Schwazer.
“Sono molto amareggiato perché ho perso tantissimi anni senza fare tante gare e magari vincere tante gare, e questo non tornerà più indietro. Sono squalificato ancora per due anni, questo significa che non potrò ancora assumere nessun ruolo, né come atleta né come tecnico. A Rio pensavo fosse un errore, ma oggi sono convinto che non si sia trattato di un errore. Io non penso di essere vittima di un complotto, SONO stato vittima di un complotto”.