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Allegri e la Roma: poteva essere su quella panchina invece di Mourinho

Domenica la sfida con la Juventus, ma avrebbe potuto essere giallorosso se le cose fossero andate diversamente. Ben due volte

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Massimiliano Allegri sarebbe potuto essere l’allenatore della Roma. Prima che poi i Friedkin indirizzassero le loto attenzioni su José Mourinho. Il retroscena è raccontato dal Corriere dello Sport. Domenica, l’allenatore toscano – con la Juventus – scenderà proprio nella capitale per affrontare i giallorossi. E sarà come al solito una partita calda.

Allegri alla Roma: era quasi tutto fatto

Stagione 2020-2021: la Roma ha appena perso in casa 2-0 con il Napoli con doppietta di Dries Mertens. I Friedkin decidono che è venuto il momento di separarsi da Fonseca e, tramite un agente, contattano Allegri, che in quel momento è fermo da un anno e mezzo dopo la sua esperienza vincente alla Juventus. L’appuntamento è per il giorno X, ma proprio il giorno X i Friedkin fanno sapere a Max – tramite il solito agente – di spostare l’appuntamento di 24 ore. L’affare alla fine non va in porto perché il livornese risponde all’agente: “Sai cosa fai adesso? Dici ai Friedkin che domani sono io che c’ho da fare”. Il resto è cronaca: arriverà José Mourinho a infiammare il cuore dei tifosi della Roma.

All’epoca, Allegri era affascinato dall’idea di tornare in pista proprio sulla panchina giallorossa. E aveva chiesto 7 milioni d’ingaggio all’anno, disposto però anche ad abbassare la pretesa pur di tornare della contesa.

Allegri alla Roma: un altro precedente

Qualche anno fa, Walter Sabatini ha spiegato che Allegri era stato vicino alla panchina della Roma anche in un’altra occasione. Addirittura, in quell’occasione, ci sarebbe stata una firma sul contratto poi non onorata dal tecnico. “Avevo consigliato ad Allegri di lasciare il Milan e venire alla Roma. Poi non è venuto, è andato alla Juventus e la Roma si è riorganizzata con altri tecnici come Garcia e Spalletti”. E ancora: “Se ho fatto firmare un contratto ad Allegri che doveva vincolarlo alla Roma? Non lo ha onorato”.

Due volte vicino alla Roma, dunque, prima di prendere sempre la strada di Torino. Max Allegri domenica proverà a vincere all’Olimpico, ma le sliding doors certo ci sono state eccome. Andando alla Juve la prima volta, infatti, Allegri ha portato a casa cinque scudetti in cinque anni. In questo secondo ciclo, invece, il percorso è più faticoso.

Allegri e Mourinho: corti musi contro

La partita tra Allegri e Mourinho, domenica, vedrà di fronte due allenatori esperti in corti musi, ossia in vittorie per 1-0. In questa speciale classifica, però, nonostante la nomea sia di Max, quello che ha ottenuto più volte questo risultato è proprio Mou. Il modo di far giocare le squadre non è dissimile. Spesso si prova a speculare sul gol di vantaggio. È più la difesa a funzionare nelle squadre di Allegri e Mourinho, poi se ci scappa il golletto in avanti è anche meglio. Quante volte abbiamo sentito parlare di pullman davanti alla porta per il portoghese? E di partite che la Juve una volta sapeva amministrare meglio di adesso, ma che comunque prova a gestire dopo essere passata in vantaggio? Tante volte, troppe. I risultatisti sono loro, dicono, i beigiochisti gli altri. Ma proprio i risultati sono la chiave nello sport, più del bel gioco. E loro le bacheche le hanno piene. Accomunati anche dal destino futuro: potrebbero andarsene entrambi a fine anno. Per ora, però, si sfidano.

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