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Allegri: "Sconfitte come quella col Sassuolo condizionano l'umore"

Il tecnico bianconero parla a DAZN del match con il Sassuolo e del momento della Juve: "Martedì primo obiettivo il passaggio del turno in Champions".

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Allegri: "Sconfitte come quella col Sassuolo condizionano l'umore" Fonte: Getty Images

La Juventus alla ricerca del riscatto in campionato dopo la sconfitta rimediata all’Allianz Stadium contro il Sassuolo, a causa di un goal in extremis di Maxime Lopez.

I bianconeri proveranno a ritornare alla vittoria per accorciare sulla parte alta della classifica, finora comunque abbastanza compatta.

Intervenuto alla vigilia della sfida contro il Verona, Massimiliano Allegri ha presentato il match del Bentegodi. “E’ un periodo strano della mia vita? Sto bene: sono momenti strani, nel calcio non si può né sempre vincere né sempre perdere. Siamo in un momento in cui la cosa che dobbiamo fare è stare in silenzio, lavorare, cercare di far dei risultati migliori e capire i momenti della partita. Non puoi prendere goal al 43′ del primo tempo quando non hanno fatto goal in 43 minuti e non hanno neanche la palla, né pui prendere goal al 95′. Questi sono risultati che condizionano l’umore”.

“L’umore? Non è questione di tener tutti felici, è che nel calcio succedono queste cose. Domani giochiamo contro una squadra che gioca bene e che sta in grande condizione e sarà uno stimolo. Abbiamo martedì il primo obiettivo da raggiungere che è quello del passaggio del turno in Champions League: se ci riusciamo ci aiuterà a guardare più al campionato”.

“Il corto muso? Se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi purtroppo… ditela voi la parola. In questo momento bisogna essere bravi a diventare dei bravi ragazzi, vincendo qualche partita in più. E’ il risultato che condiziona dall’esterno le prestazioni. Contro il Sassuolo abbiamo cercato fino alla fine di vincere la partita, poi avevamo la possibilità di portare a casa un pari, perché il goal che abbiamo preso potevamo evitarlo con un po’ più di esperienza. Non si può pensare, e questo in generale, che un ragazzo giovane possa avere l’esperienza di un ragazzo di 35 anni che ha 400 partite in più. Le malizie, la capacità di capire le partite è totalmente diversa”.

Se la corsa alla Scudetto fosse una corsa ai cavalli quale quota avrebbe la Juve? La Juve in questo momento non può pensare a un obiettivo. L’unico obiettivo che abbiamo vicino è quello del passaggio del turno in Champions League: credo che l’Inter rimanga la favorita, ma Milan e Napoli stanno facendo molto bene e hanno tutte le carte in regola per vincere il campionato. Poi nel calcio non si può mai sapere, perché magari becchi un filotto al contrario di 4 partite e quello che avevi di vantaggio te lo sei manciato. Sono tutti discorsi che non riguardano noi: dobbiamo pensare in questo momento solo al Verona”.

“Secondo Chiellini l’addio di Ronaldo ci ha tolto qualche punto? Credo che Chiellini abbia detto delle cose positive su Cristiano, che per me è stato un onore allenare, ma è normale che il 28 agosto, a 3 giorni dalla fine del calciomercato, la società è stata brava a prendere Kean e sono contento, ma se fosse andato via un mese prima magari la società avrebbe avuto possibilità diverse sul mercato”.

“La Superlega? Già faccio fatica a fare l’allenatore: c’è il presidente che è in prima linea e sa benissimo le cose che si devono fare. Secondo me per migliorare il calcio e la qualità bisogna prendere delle decisioni importanti, questo sì”.

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