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Alpine, dimissioni Oakes: cosa lega l'arresto del fratello all'addio del team di Briatore? E Mick Doohan va all'attacco

Giungono indiscrezioni sul team Alpine, o meglio sulle dimissioni dell'ex team principal Oliver Oakes. Secondo i media britannici potrebbe esserci un collegamento con l'arresto del fratello. E intanto Mick Doohan polemizza per il "licenziamento" del figlio Jack

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Il team Alpine continua a far parlare di sé, al momento per questioni più che altro extrasportive e che vanno al di là della pista. Torniamo a parlare delle dimissioni ex abrupto del team principal Oliver Oakes, su cui nelle ultime ore circola una indiscrezione rilanciata dall’Inghilterra. E nel caos di una scuderia che preferirebbe concentrarsi sul lavoro nei GP, arriva pure una stilettata da parte del padre del fresco di accompagnamento alla porta Jack Doohan.

Cosa ci potrebbe essere dietro le dimissioni di Oliver Oakes

Partiamo subito da Oakes, che nei giorni scorsi aveva consegnato le proprie dimissioni con effetto immediato per, ufficialmente, “motivi personali”. Una formula che solitamente copre un ampio spettro di motivi reali, e che suggerisce il buon gusto di evitare di indagare oltre. Ma la stampa a volte fiuta il potenziale scoop, o comunque la potenziale indiscrezione che spinge a scavare in profondità, come dimostra la ricostruzione messa in piedi dal Telegraph.

Nell’edizione online della testata britannica si mette in collegamento l’addio al team di Oakes con l’arresto, avvenuto pochi giorni prima, del suo fratello William, direttore della scuderia Hitech Grand Prix. Il 31enne era stato fermato dalle forze di polizia lo scorso giovedì, riporta il Telegraph, nella zona di Silverstone Park: l’accusa formalizzata il giorno dopo è di “trasferimento di beni illeciti”, e secondo gli inquirenti l’uomo era in possesso di parecchio denaro in contante. Al momento è in custodia cautelare.

Quindi, qualche giorno dopo sono arrivate le dimissioni da Alpine dell’altro Oakes, che ad oggi non ha rilasciato dichiarazioni in merito al fermo del fratello. Il Telegraph ha poi ricostruito anche la situazione del team Hitech, impegnato nelle serie e categorie inferiori alla F1, dalla F2 alla F3.

L’intrigo Hitech, dai Mazepin agli Oakes

Nel 2020 la scuderia, fondata nel 2002, era passata sotto il controllo dell’oligarca russo (con rapporti stretti con Putin) Dmitrij Mazepin, sostenuto da Uralkali. Poi l’aggressione di Mosca nei confronti dell’Ucraina nel 2022, che ha portato in seno all’Europa la guerra, ha fatto sì che il team passasse nelle mani dell’ex pilota Oliver Oakes, mentre l’ex proprietario finiva sotto il tiro delle sanzioni dell’UE e del Regno Unito.

L’11 marzo 2022 nasce quindi una nuova società, la Hitech Global Holdings Ltd, che ha assunto il controllo della azioni che erano in mano a Mazepin tramite il suo fondo di investimento Bergton Management Ltd. Il deputato laburista Liam Byrne però sospettò che le quote, anziché essere acquistate da Oakes, erano state invece cedute in via gratuita, cosa che potrebbe adombrare il fatto che i Mazepin stessero semplicemente usando dei prestanome in spregio alle normative e sanzioni britanniche.

Adesso un nuovo capitolo di questo intrigo, con l’arresto di William Oakes (fermo restando che possa esserci un collegamento tra queste vicende). E intanto Alpine deve fare i conti con gli assetti della sua formazione in pista, con la recente promozione di Franco Colapinto nel ruolo di pilota titolare al posto di Jack Doohan, relegato (per ora, perché anche l’argentino è, per così dire, in prova per le prossime cinque gare) al ruolo di riserva.

Mick Doohan difende suo figlio Jack e punge anche Gasly

Il padre dell’australiano, Mick, è andato all’attacco sui social prendendo di mira non solo Alpine. Il fuoco di fila dell’uomo ha infatti coinvolto anche il compagno di squadra Pierre Gasly.

L’ex pilota del Motomondiale già cinque volte campione del mondo nella classe 500 ha pubblicato sul proprio Instagram una infografica sui risultati del figlio in questo avvio di stagione, confrontandoli con quelli del francese.

Nei primi sei appuntamenti Doohan ha ottenuto come miglior piazzamento un tredicesimo posto al GP di Cina, due ritiri e tre gare di fila tra il quindicesimo e il diciassettesimo posto; Gasly a Shanghai ha ottenuto il suo attuale picco in Qatar, entrando nella top ten (settimo posto), a fronte di un ritiro e di piazzamenti poco al di sotto dei primi dieci.

In buona sostanza Mick Doohan vuole dimostrare che i riscontri in pista del proprio figliolo non sono poi così distanti da quelli del compagno di squadra che mantiene il proprio sedile. Una frecciata rivolta anche a Flavio Briatore, che ha preso la tolda di comando ereditandola da Oakes e che ha puntato molto sul cambio della guardia con Colapinto.

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