Due giorni al via dell’America’s Cup: Luna Rossa è pronta a sfidare senza paura i detentori di Team New Zealand. In un’intervista a Il Messaggero, il co-timoniere dell’equipaggio italiano, Francesco Bruni, non si fa intimorire: “Poco da dire. Il loro è un team stellare, ma non ci lasciamo intimidire. La nostra barca va sempre più forte, è però sempre tutto relativo al tuo avversario, quanto migliora anche lui. Io ho imparato tanto da molti: Torben Grael, Rod Davis, il mio primo allenatore Pablo Soldano, Giuseppe Dominici, Valentjn Mankin, che forse metterei sopra a tutti”.
Sulla nuova classe AC75: “Cambiare da barca a barca è sempre stata una mia caratteristica, che alla fine mi ha portato a essere dove sono ora. Forse se avessi continuato la stessa classe olimpica, avrei avuto più possibilità di vincere una medaglia. Invece ho preferito saltare da una classe ad un’altra, da una specialità all’altra, dalla flotta al match race, dalle dislocanti al foil. Forse oggi raccolgo i risultati dell’investimento”.
La scelta del doppio timoniere: “Il rapporto con Spithill è ottimo, lo è sempre stato. Collaboriamo molto bene, non abbiamo peli sulla lingua tra noi. Siamo della stessa idea su moltissime cose e quando facciamo un errore non abbiamo un problema a dircelo, così miglioriamo”.