Dopo aver collezionato esperienze in Italia, Romania, Argentina, Repubblica Domenicana, Spagna e Lituania, Antonio Stelitano ha deciso di approdare all’Anduud City, formazione della Mongolia: “Questo è l’ottavo Paese, considerando l’Italia, in cui gioco. Ci tenevo a questa esperienza in Asia perchè non l’avevo mai fatta. E’ un continente in forte crescita a livello calcistico”.
“Il campionato è iniziato, fino ad ora abbiamo raccolto due sconfitte e due vittorie ma a livello personale il bilancio è molto positivo: il mister mi apprezza, gioco con continuità e sono importante nella squadra. L’anno scorso la squadra è arrivata terza ma vogliamo migliorarci ancor di più. Essendoci solo dieci squadre in campionato la stagione è breve e ogni gara è fondamentale”.
Sull’impatto con la città: “Ulan Bator è una città molto moderna, ci sono diversi grattacieli. Io abito addirittura al tredicesimo piano. Ambientarsi non è facile: mi stanno dando una grossa mano il mister, serbo, e il direttore generale, tedesco. Il problema più grande è la comunicazione: non tutti parlano inglese”.
Molto duttile, Stelitano eccelle nella velocità: “Nasco terzino destro ma nella mia carriera, avendo familiarità sia con la fase difensiva che offensiva, ho ricoperto tutti i ruoli della fascia. Qui apprezzano molto la mia capacità di difendere e mi hanno riadattato a centrale. Sto raccogliendo buoni risultati anche nel nuovo ruolo”.
Sul futuro: “C’è una trattativa ben avviata con una formazione di Malta che dovrebbe partecipare ai preliminari di Europa League.
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