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Arabia Saudita, Mancini a un passo dall’esonero: buonuscita da record e Zidane come successore. Gli scenari per l’ex ct

Roberto Mancini sarebbe a un passo dall’esonero come commissario tecnico della nazionale araba, manca soltanto l’approvazione reale. Difficile un ritorno in serie A: le porte sono chiuse?

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’avventura di Roberto Mancini sembra sempre più vicina alla fine in Arabia Saudita. Risultati insoddisfacenti e nervi a fior di pelle per l’allenatore italiano che ha lasciato di fretta e furia la nazionale azzurra per un’esperienza che al momento si è dimostrata positiva soltanto dal punto di vista economico. Dopo un po’ di tira e molla ora sembra tutto pronto per un clamoroso esonero.

Mancini: risultati negativi

Il primo e più grande problema per Roberto Mancini è quello legato alla questione di campo con la sua nazionale che continua a fare fatica a ottenere risultati convincenti. Le ultime due uscite sono tate una sconfitta contro il Giappone e un pareggio contro il modesto Bahrein. Se nel primo caso la Federazione di Riyadh si è spesa a favore del tecnico, nel secondo c’è stato sicuramente meno fervore nel difendere le sue scelte e il suo operato.

Ma tutto il 2024 è stato piuttosto negativo con l’eliminazione agli ottavi della Coppa d’Asia, le polemiche legate alla decisione di Mancini di lasciare il campo nel corso dei calci di rigore contro la Corea e ora la grande paura per la possibile mancata qualificazione a Mondiali del 2026 con il preesdentee della federazione Al Misehal che ha deciso di chiedere scusa ai tifosi per le ultime prestazioni: “Ottenere 2 punti in 3 partite casalinghe è inaccettabile e verranno prese delle decisioni”.

Nervi a fior di pelle

Ma le cose non sono andate meglio fuori dal campo. Dopo la gara con il Giappone, il tecnico di Jesi è parso con i nervi a fior di pelle prima con un clamoroso insulto nei confronti di un tifoso e poi con una rispostaccia a un giornalista giapponese che lo aveva provocato sul suo ingaggio: “Vuoi vedere il mio conto in banca?”.

La buonuscita per il ct

In Arabia Saudita sono tutti sicuri che sia ormai solo questione di ore il benservito nei confronti del Mancio. Per mettere nero su bianco la decisione serve però l’autorizzazione reale che non sarebbe ancora arrivato solo perché la famiglia Salman era impegnata nel Six Kings Slam vinto proprio da Jannik Sinner. E ovviamente c’è da discutere della situazione economica: Mancini ha un contratto fino al 2027 da 18 milioni di euro più bonus che portano il suo ingaggio tra i 25 e i 30. Per mandarlo via e liberarlo servirà una ricchissima buonuscita che può permettere al tecnico anche di tornare ad allenare.

Mancini: Zidane come successore, gli scenari per il futuro

Al posto di Roberto Mancini sulla panchina dell’Arabia Saudita potrebbe arrivare Zinedine Zidane che da tempo è fuori dal mondo del calcio e aspetto solo l’occasione giusta per rientrare. Di certo la panchina della nazionale araba non è quella più prestigiosa ma di fronte a un’offerta economica da capogiro si può fare sicuramente un’eccezione. Per Mancini invece è più difficile prevedere gli scenari. Di certo il tecnico non si potrà più avvicinare all’ingaggio percepito in Arabia Saudita e anche un ritorno in serie A in questo momento sembra difficile. Fonseca ha rafforzato la sua posizione al Milan e non sembrano esserci panchine a disposizione per un allenatore del calibro dell’ex ct. Magari l’occasione buona può arrivare dall’estero e magari dalla Premier League dove Mancio ha ancora tanti estimatori.

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