Tony Arbolino non potrà scendere in pista ad Aragon con la Moto3 perché in quarantena dopo essere entrato in contatto con un positivo sul volo di rientro dalla Francia. I due tamponi a cui si è sottoposto il centauro hanno avuto un esito negativo, ma questo non è bastato per permettere ad Arbolino di girare.
“E’ una situazione paradossale, tutto è nato domenica su un aereo da Parigi a Milano di Alitalia – spiega furioso il manager Pernat -. Tony era seduto in mezzo: c’era Ivan, il suo preparatore, e Gigi Perotti dall’altra parte. È arrivata una comunicazione nella serata di ieri, dove era scritto che era stato tracciato come possibile positivo, e questo lo ha bloccato. È incredibile perché lui è entrato in Spagna con un tampone verde e sempre ieri ha avuto un altro responso negativo dopo un test rapido. Tony sta bene, sono passati cinque giorni: ora la situazione è in mano a Carmelo Ezpeleta, al medico della FIM e alle autorità sanitarie”.
“Giovedì sera ci hanno detto che non avrebbe potuto correre – ha detto sempre Pernat a Sky -, però la situazione è ancora in fase di discussione e questo è positivo. Al momento, però, l’indicazione è quella di trascorrere un periodo di isolamento in un appartamento fino a mercoledì per poi correre la gara del prossimo fine settimana. È una situazione complicata per la Dorna, perché se un pilota non corre pur avendo due tamponi negativi si crea un precedente. Significa ledere la libertà personale in maniera piuttosto grave. Adesso è in corso una riunione per trovare una soluzione che, però, ancora non c’è”.