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Madrid, Arnaldi incredulo: il messaggio sulla telecamera e l’abbraccio con Djokovic. Nole lancia un indizio sul ritiro

Il tennista sanremese compie un’impresa al Masters 1000 di Madrid battendo il suo idolo Novak Djokovic e rivela: “Prima del match me la stavo facendo sotto”. Il serbo parla di “nuova realtà”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Matteo Arnaldi si gode una vittoria da sogno, Novak Djokovic si trova ad affrontare un periodo complicato e con l’età che arriva a presentargli il conto dopo 20 anni di carriera fatti di trofei e record.

Il messaggio alle telecamere e l’abbraccio finale

Una vittoria che resterà scolpita nella memoria di Matteo Arnaldi. Dopo un avvio di 2025 più complicato del previsto, il ligure conquista il primo successo contro Djokovic (e alla prima occasione) battendo uno dei suoi idoli e facendosi strada nel Masters 1000 spagnolo. Tutti increduli sugli spalti, ma soprattutto in campo. Dopo il punto decisivo c’è stato il consueto abbraccio a rete con il sanremese che ha appoggiato la testa sulla spalle del serbo quasi in modo consolatorio. E a dimostrare la sua incredulità per quanto successo c’è anche il rituale messaggio sulla telecamera: “OMG” (Oh My God). Ma per Matteo è tutto vero.

L’emozione di Arnaldi

Matteo Arnaldi non ha nascosto la sua grande emozione dopo aver conquistato quello che potrebbe essere il successo più importante della sua carriera fino a questo momento. E a fine partita il ligure fa una rivelazione: “Djokovic è sempre stato il mio idolo. Ero già contento d poterlo affrontare perché prima di oggi mi era capitato solo in allenamento e mai in una partita ufficiale. Poi è arrivata anche la vittoria e quindi ancora meglio. Non so davvero che dire in questo momento. Confesso che all’inizio della partita ho cercato solo di non farmela sotto, ero molto teso. Del resto lo vedo giocare da quando avevo 9-10 e ho sempre cercato di imitarlo. Oggi è andato tutto alla perfezione”.

La nuova realtà di Djokovic

Una stagione complicata per Novak Djokovic. Il serbo sta facendo i conti con una carta di identità che il 22 maggio indicherà il numero 38 alla casella degli anni. Di certo non sono pochi, in una carriera ventennale di successi e trionfi. E forse la vittoria dell’oro alle Olimpiadi ha tolto a Nole anche un po’ di qualche sacro fuoco per arrivare alla vittoria.

In conferenza stampa dopo la sconfitta con Arnaldi, il serbo è apparso rassegnato e soprattutto poco convinto delle possibili soluzioni per il futuro: “Questa è una nuova realtà per me, penso a vincere un match o due senza pensare a quanto andrò avanti nel torneo. E’ una sensazione diversa da quella che ho avuto per 20 anni nel circuito. E’ una sfida dal puto di vista mentale. Ma penso sia il circolo della vita. E’ una cosa che sarebbe dovuta succedere prima o poi”. Ma soprattutto c’è una battuta che lascia pensare anche a una prospettiva sul ritiro: “Ultima partita a Madrid? Potrebbe essere, non lo so. Sicuramente tornerò in questa città ma non so se lo farò da giocatore”.

Masters 1000 Madrid: tutti i risultati

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