Hanno deciso di fare un bel copia e incolla e non sono voluti uscire minimamente dal seminato, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego. Solo che a far festa è stato solo il ligure, che dopo oltre due ore di battaglia s’è preso con un doppio 7-5 tutto speculare tra primo e secondo set un altro passaggio del turno pesante nel Mubadala Citi DC Open di Washington, ripensando anche all’incredibile rimonta nel match contro Altmaier (una sorta di Alcaraz-Sinner del Roland Garros in miniatura).
- Partita in fotocopia: Sonego fa e disfa, Arnaldi rimedia
- Sonego si butta via un'altra volta: Fritz sulla strada di Arnaldi?
Partita in fotocopia: Sonego fa e disfa, Arnaldi rimedia
Quello con Sonego è stato decisamente un match insolito, anche se Arnaldi è stato bravo a volgerlo a proprio favore riuscendo a rimettersi in carreggiata dopo essersi sempre visto riprendere. Perché l’andamento dei due parziali è stato del tutto speculare: avanti il ligure con un break nel gioco d’apertura, bravissimo Sonego a risalire a trovare il contro break nell’ottavo game, approfittando anche di piccoli cali in qua e in là del compagno di Davis Cup.
Poi però l’undicesimo gioco diventa quello che decide il set: Arnaldi si procura una palla break, Sonny gioca malissimo un dritto che in allenamento (per non dire in partita) avrà azzeccato si e no 99 volte su 100 e la frittata è fatta, perché a quel punto Matteo non si scompone e sfrutta a meraviglia l’opportunità di salire sull’1-0.
Sonego si butta via un’altra volta: Fritz sulla strada di Arnaldi?
Il secondo set si apre esattamente come s’era aperto il primo: il torinese fatica a entrare nello scambio, concede due gratuiti pesanti e si ritrova a fronteggiare due palle break, con Arnaldi lesto a sfruttare subito la prima. Si va avanti esattamente come nel parziale precedente, con Sonego che prova a impensierire il rivale ma difettando spesso di precisione. L’ottavo gioco però gli è nuovamente amico: Matteo gli da una grossa mano infilando due doppi falli nello stesso game (dove pure era avanti 40-15), e questo consente a Sonny di tirarsi fuori dal guado e mettere anche la freccia, andando sul 5-4.
L’undicesimo gioco una volta di più si rivela quello decisivo: Arnaldi lo apre con due dritti con i quali spolvera la riga (sebbene il gesso a Washington non sia contemplato…), poi s’inventa un rovescio in spaccata che diventa il punto della partita all’istante. Sonego annulla la prima palla break, non la seconda e a quel punto il sanremese deve soltanto rifinire il lavoro fatto e rifatto a più riprese, con un turno di battuta tenuto a 15 che basta e avanza per andare oltre.
Determinanti, al di là degli episodi singoli, le percentuali al servizio: Sonego si ferma al 61% tanto con la prima che con la seconda, Arnaldi tiene il 79% dei punti con la prima (seppur servendo sotto il 55%) e il 65% con la seconda. Si dimostra più guerriero quando conta, e forse la vittoria in rimonta su Altmaier un qualche modo l’ha aiutato. Matteo torna in top 40, poco distante da Sonny, e aspetta il vincente della sfida tra Fritz e Vukic. Giusto per sognare ancora un po’.