Scherzi del destino: L’Italia sarà il suo prossimo avversario negli ottavi di finale di Euro 2020 in programma sabato, ma l’Italia, e più precisamente la Serie A, potrebbe rappresentare il suo futuro.
Stiamo parlando di Marko Arnautovic, attaccante austriaco in forza allo Shangai SIPG, entrato ufficialmente nel mirino del Bologna, chiamato a rimpolpare un reparto avanzato che dalla prossima stagione dovrà fare a meno di un certo Rodrigo Palacio e che dovrebbe essere rimodellato anche con l’addio quasi certo di Federico Santander.
Come riportato da ‘Sky Sport’, dopo 11 anni l’attaccante classe 1989 è pronto a ritrovare la massima serie italiana dopo l’apparizione in maglia Inter nella stagione 2009-2010, quella culminata con il ‘Triplete’ nerazzurro, dove collezionò appena tre gettoni in Serie A, quando sulla panchina meneghina sedeva un certo Josè Mourinho.
Dal nerazzurro al rossoblù, dunque. Il centravanti nativo di Vienna, autore di un goal contro la Macedonia del Nord nella fase a gironi degli Europei, è pronto a risolvere il proprio contratto con lo Shangai SIPG – formazione nella quale milita dal 2019 dove ha realizzato 20 goal in 39 partite ufficiali – prima di sposare il nuovo progetto bolognese.
Per l’attaccante si parla di un contratto triennale a 2,7 milioni di euro più un futuro in MLS.
Ultimata la formale separazione dalle ‘Red Eagles’, l’attaccante sarà a tutti gli effetti libero da vincoli contrattuali e potrà dunque mettere nero su bianco l’accordo di fatto già raggiunto con il club felsineo e riabbracciare il campionato italiano, questa volta da protagonista.
Dopo la brevissima parentesi interista Arnautovic ha giocato tre anni in Bundesliga senza lasciare grandi ricordi con la maglia del Werder Brema prima di sbarcare alla volta della Premier League: quattro anni ad intermittenza con la maglia dello Stoke, poi il più che positivo biennio con la casacca del West Ham dove ha centrato la doppia cifra in termini di reti per due anni consecutivi.
Nell’estate del 2019, infine, la chiamata da Shangai con tanti saluti all’Europa. Quell’Europa pronta finalmente a riaccoglierlo.