Si può assistere a una delle partite più importanti della storia della propria squadra del cuore dallo stadio dopo aver chiesto i biglietti per entrare allo stadio proprio a uno dei giocatori per cui si fa il tifo? La risposta a questa domanda è sì, come dimostra un quartetto di volenterosi sostenitori dell’Atalanta, in grado di assistere giovedì notte alla sfida di Reggio Emilia contro il Borussia Dortmund grazie all’intervento di un giocatore della Dea.
Merito di Alessandro Bastoni, giovane difensore nerazzurro ancora non centrale nei piani di Gian Piero Gasperini ma a tutti gli effetti membro del gruppo di giocatori che ha fatto tenere con il fiato sospeso mezza Italia nei 90 minuti di sfida ai gialloneri della Ruhr.
Bastoni si è visto recapitare sul suo profilo Instagram una strana richiesta lo scorso 17 febbraio, verso mezzogiorno: “Ciao Ale! Giovedì sera abbiamo visto la partita e ci siamo esaltati come un qualunque uomo davanti a Diletta Leotta! Purtroppo siamo quattro poracci e non possiamo permetterci i biglietti per Reggio Emilia. Vuoi essere il nostro Mancini (mister, non tuo compagno) e regalarci un sogno?”.
Bastoni ha inizialmente reagito con le classiche faccine (o emoji, per usare il termine tecnico) che ridono fino alle lacrime e poi ha chiesto: “Chi siete?”. Il fortunato tifoso ha reagito con un sussulto di incredulità che via via si è tramutata in speranza: “Oddio non ci credo! Davvero? Quanti nomi posso darti? Mamma mia un idolo”.
Bastoni non si è fatto pregare: “Quattro siete no? Mi serve nome cognome luogo e data di nascita”. “Volendo siamo anche 20, ma pensavo che già uno fosse sogno, figurati se ce ne procuri 4! Ti facciamo un monumento”, la risposta. Con il giovane difensore che si è prestato: “Ahahaha, eh 20 considerando che costano 125 € a biglietto non lo so, 4 va bene”.
“Sei un idolo! Noi ti amiamo!”, gli ha risposto il giovane supporter nerazzurro. “Vi faccio sapere entro lunedì”, la promessa di Bastoni. “Grazie mille! Realizzeresti il sogno di quattro scemi! Mamma mia non ci credo ancora! Grazie!”, la risposta tra mille cuori e faccine sorridenti del tifoso.
Ma la faccenda si è fatta seria quando Bastoni si è rifatto vivo: “Ok confermati. Dovete presentarvi allo stadio del Sassuolo. Preferibilmente presto che ci sarà un bordello di gente”.
Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché ai quattro è arrivato un ulteriore regalo: “Chiederti anche la maglia è esagerato vero?”. Ma anche qui è arrivato il lieto fine: “Una sola però, a tutti e quattro non posso”.
E così alla fine i quattro sono potuti andare a vedere l’Atalanta dal vivo, con tanto di maglia ufficiale ricordo. Con un ringraziamento finale: “Sei un figo, davvero! Ce ne fossero di calciatori come te”. E Bastoni ha chiuso la conversazione con un semplice cuore. Succede anche questo nell’epoca dei social network.
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