Il mercato della Juventus procede a passo lento: ufficializzati i soli Jonathan David (a parametro zero) e Joao Mario (in cambio di Alberto Costa). Pesano i riscatti di Di Gregorio, Nico Gonzalez e Conceiçao e non mancano neppure i casi spinosi da risolvere, da Douglaz Luiz a Vlahovic, passando per Kolo Muani e Yildiz, corteggiato dal Chelsea.
- Juventus, mercato low-cost e obiettivi lontani
- Douglaz Luiz e le altre spine di Comolli
- Juve attenta, il Chelsea punta Yildiz
Juventus, mercato low-cost e obiettivi lontani
Sembrano già lontani i tempi del mercato senza limiti proposto da Giuntoli e Thiago Motta, che solo un’estate fa spendevano 200 milioni di euro senza vincere nulla, accontentandosi di un 4° posto in campionato, raggiunto, tra l’altro, con Tudor in panchina.
Il tecnico croato dovrà accontentarsi: quest’anno non ci saranno grosse spese, Comolli ha approntato un mercato a basso costo, pagando a caro prezzo i riscatti e le quote annuali di Conceiçao (32 milioni di euro), Koopmeiners, Di Gregorio, Thuram, Nico Gonzalez, Kalulu e Cabal, eredità della vecchia gestione, che hanno assorbito buona parte del budget stanziato dal nuovo corso bianconero.
Sono arrivati Jonathan David a parametro zero (il canadese è atteso oggi alla Continassa), raggiunto da Joao Mario, che la Juventus ha ottenuto dal Porto in uno scambio più conguaglio in favore dei bianconeri con Alberto Costa. Per fortuna che c’è il gruzzolo dei premi del Mondiale per Club e per la qualificazione in Champions League, che Comolli potrebbe utilizzare per fiondarsi su almeno due obiettivi.
Alla Juventus mancano un difensore centrale e un esterno sinistro difensivo, si segue Dodo della Fiorentina, mentre in ambito internazionale sono stati sondati Molina dell’Atletico Madrid, Gutierrez del Girona e Piquerez del Palmeiras, come riportato dal Corriere dello Sport. Manca pure qualcosa a centrocampo, anche perché Douglaz Luiz, non presentandosi in ritiro, ha automaticamente messo la parola fine alla sua breve e dimenticabile esperienza in bianconero.
Douglaz Luiz e le altre spine di Comolli
L’assenza ingiustificata costerà al brasiliano una multa e quasi sicuramente l’esclusione dal gruppo, qualora dovesse presentarsi alla Continassa nei prossimi giorni. Rimangono aperti i dialoghi con il West Ham, la Juventus spera di guadagnare anche solo una grossa parte degli oltre 50 milioni di euro investiti la scorsa estate. E poi sostituirlo con Kessié, che dall’Arabia Saudita strizza l’occhio all’Italia. In corsa anche l’ex leccese Hjulmand, ora allo Sporting Lisbona e Bissouma del Tottenham.
Ma quella del brasiliano non è l’unica spina di un mazzo di rose ancora poco fiorito, che Comolli dovrà coltivare con estrema cura. Nelle prossime 48 ore a Torino è atteso l’agente di Dusan Vlahovic. Il serbo è in scadenza, guadagna 12 milioni di euro netti, e non vuole rinnovare con la Juventus a cifre inferiori. Diventa difficile piazzarlo altrove: il Milan ci pensa, ma non vorrebbe spingersi oltre i 6 milioni di euro di ingaggio e 10 per il cartellino.
Nelle intenzioni bianconere, Vlahovic va ceduto e sostituito con Kolo Muani, che vorrebbe restare alla Juventus: Comolli sta lavorando ai fianchi il Paris Saint Germain per strappare un altro prestito, aggiungendo il diritto di riscatto. I transalpini chiedono l’obbligo e intanto interloquiscono con Manchester United e Newcastle, spingendo la Juventus con le spalle al muro.
Juve attenta, il Chelsea punta Yildiz
L’ultima spina riguarda Kenan Yildiz, il prescelto per la rinascita juventina. Il giovane turco è incedibile, motivo per il quale l’offerta del Chelsea è stata prontamente rispedita al mittente. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, i blues avrebbero avanzato una proposta allettante, tra i 65 e i 68 milioni di euro.
Una cifra che, si pensava dalle parti di Stanford Bridge, potesse far barcollare la Juventus, invece più che mai decisa a tenersi stretto il suo gioiello, il preferito di John Elkann. Il messaggio è chiaro: Yildiz non è in vendita, per nessuna cifra (forse…).