L’ottocentista Catelin Tecuceanu potrebbe presto diventare a tutti gli effetti un atleta italiano. Il 22enne da tempo ha fatto la richiesta per diventare cittadino dell’Italia, ma la sua pratica giace alla questura di Padova: “A Tecuci ho i nonni, manco dal 2018, ma vorrei tornarci. Ho amici di nazionalità diverse e non ci bado. Ho frequentato le superiori, un istituto professionale meccanico, a Castelfranco. Sono italiano in tutto. Ho presentato domanda di cittadinanza nel gennaio 2018, poco dopo aver raggiunto la maggiora età e allo scadere dei 10 anni di residenza, anche se per chi arriva dai Paesi Ue ne bastano 4. Sette mesi dopo la domanda è stata accettata. I miei l’hanno presentata poco prima, nel novembre 2017: mamma ha giurato più di un anno fa, di quella di papà, come dalle mia, si sa nulla. Temo siano i tempi della burocrazia: in Questura non conosciamo nessuno a cui chiedere. Spero la situazione si sblocchi in fretta, anche per meriti sportivi, sebbene preferirei seguire un iter normale. È che in marzo ci sono i Mondiali indoor e mi piacerebbe esserci con la testa sgombera. Voglio l’azzurro: in luglio avrei potuto fare gli Europei under 23 per la Romania, ma ho rinunciato. Del resto nessuno, dalla federazione di Bucarest, s’è fatto vivo”.
“Imitando i miei fratelli, faccio atletica dal 2012. Presto il mezzofondo. Da fine 2015 mi alleno a Noale con Lionello Bettin e gareggio per la Silca Vittorio Veneto. Faccio i lavori aerobici col siepista Giovanni Gatto, il suo coach Fulvio Maleville mi segue negli aspetti tecnici. Non c’è stato anno in cui sugli 800 non sia migliorato. Attribuisco il recente salto di qualità alla testa, alla costanza e alla fortuna di non aver subito mai infortuni. E a due raduni a Bussolengo con Gianni Ghidini, il referente federale e a uno, in agosto, con Faouzi Lahbi a Cavalese. Avevo 1’45”74: il 31 agosto ho vinto a Rovereto in 1’45”19, poi ho corso a Chorzow in 1’45”45 e a Zagabria ho rivinto battendo alcuni dei migliori al mondo. Tatticamente corro in ogni modo. Lunedì comincio la preparazione per il 2022”, ha concluso Tecuceanu.