Anche senza Marcell Jacobs c’è un’Italia che corre forte e veloce. È quella della 4×100 maschile, che a Guangzhou conquista la qualificazione alla finale del mondiale delle staffette, oltre che soprattutto il pass per i mondiali di Tokyo in programma a fine estate. Una conferma importante per un quartetto che inevitabilmente doveva fare i conti con qualche incognita, ma che seppur inserito in un la batteria piuttosto complicata ha saputo far valere la propria forza.
- Una 4x100 che fa sognare: Tortu, primato personale
- La 4x100 femminile va ai ripescaggi
- Exploit della 4x400 femminile. La 4x100 mista impressiona
Una 4×100 che fa sognare: Tortu, primato personale
C’hanno pensato Fausto Desalu, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Filippo Tortu a spedire l’Italia dritta in finale, seconda soltanto agli Stati Uniti (orfani però di Lyles e Kerley) con il tempo di 38”16, tre decimi in meno rispetto a quello fatto registrare dagli americani. Alle spalle degli azzurri sono finite Brasile, Cina e Botswana, tutte formazioni che alla vigilia facevano temere una possibile eliminazione della staffetta italiana, detentrice peraltro dell’argento agli ultimi mondiali di Budapest del 2023.
Invece tutto ha funzionato a dovere: ottimo il lancio di Fausto Desalu (10”46), notevole il rettilineo di Matteo Melluzzo (9”28) che ha consegnato a Lorenzo Patta la possibilità di fare la differenza in curva, come da copione (9”20, miglior terza frazione con 9 centesimi in meno di Kyree King) prima di chiudere con il gran finale di Filippo Tortu, che ha fatto registrare il personale di 9”22 trovando il modo per agguantare il pass per Tokyo.
La 4×100 femminile va ai ripescaggi
Insomma, anche senza Jacobs l’Italia della 4×100 ha battuto decisamente un colpo. Italia e Stati Uniti hanno ottenuto il pass diretto per Tokyo assieme a Gran Bretagna, Polonia, Sudafrica, Germania, Giappone e Canada, aspettando ulteriori 6 staffette che arriveranno dai ripescaggi in programma domani (c’è anche la Giamaica, che ha commesso un errore nel cambio del testimone).
Ai ripescaggi c’è finita invece la staffetta 4×100 femminile composta da Vittoria Fontana, Dalia Kaddari, Irene Siragusa e Alessia Pavese: il 43”30 della propria batteria non ha permesso alle azzurre di andare oltre la quarta posizione dietro a Stati Uniti, Canada e Olanda. Stessa sorte che toccherà alla 4×400 maschile, sconfitta nella propria heat da Gran Bretagna, Qatar e Belgio.
Exploit della 4×400 femminile. La 4×100 mista impressiona
L’exploit di giornata arriva invece dalla 4×400 femminile, che ha chiuso al secondo posto la propria batteria alle spalle della Spagna ma s’è comunque garantita il pass sia per la finale di domenica che soprattutto per i mondiali di Tokyo. Il 3’27”03 fatto registrare da Ilaria Elvira Accame, Anna Polinari, Alessandra Bonora e Alice Mangione basta e avanza per strappare il pass per la rassegna iridata, con la pioggia che ha reso ancora più epica l’imprese delle atlete azzurre.
In apertura di programma aveva già stupito la neonata 4×100 mista, gara che aveva soltanto uno scopo “dimostrativo” (domani comunque ci si giocheranno le medaglie) e che non sarà presente nel programma dei mondiali di Tokyo, ma che sarà in quello dei giochi olimpici di Los Angeles 2028.
L’Italia ha avuto il privilegio di aprire la storica avventura della nuova competizione vincendo la propria batteria in 41”14, con Alice Pagliarini e Gaya Bertello impegnate nelle prime due frazioni e Andrea Federici (ottimo il cambio in terza frazione, certo il più delicato di tutti vista la differenza di “velocità” tra uomini e donne) e Samuele Ceccarelli nelle ultime due. Segnali incoraggianti per il futuro, apprezzati non poco anche dal direttore tecnico La Torre.