Filippo Tortu ha ripreso ad allenarsi e ha parlato al quotidiano La Ragione in vista dei prossimi impegni.
“Ho deciso di alzare ancora di più il livello, sarò ancora più attento a tutti gli elementi che portano alla prestazione in pista. È la cura dei dettagli a fare la differenza”. Ora lo sprinter azzurro, sempre più orientato sui 200 metri che suoi 100, reduce proprio dal bronzo sulla doppia distanza si focalizzerà sulla stagione all’aperto e sui Mondiali di Budapest.
Un pensiero anche è andato alla staffetta e a quell’impresa ai Giochi di Tokyo 2020.
“Quella staffetta l’avrò vista migliaia di volte, mi ha dato la consapevolezza di essere al livello dei grandi e la certezza che, se è accaduto una volta, si può sempre rifare il bis. Ma se non si vince per me non devono esserci alibi, per questo motivo chiedo a me stesso il massimo: ho un’ossessione che reputo positiva verso il mio lavoro. Non voglio rimorsi”.
E poi: “Le persone mi fermano, ricordano le Olimpiadi di Tokyo; in pista però sono solo io con l’atletica, con quello che devo fare. Così non ci sono pressioni nel mio mondo. Riparto sempre da zero”.