Esordio da dimenticare all’ATP 250 di Belgrado per Fabio Fognini, eliminato in due set da Roman Safiullin (6-3 6-3) al termine di una partita dove il ligure ha prima dovuto affrontare un infortunio alla caviglia e poi una crisi di nervi che lo ha portato a battibeccare con la giudice di sedia Marijana Veljovic.
- Primo set: Safiullin parte male, poi ribalta un Fognini dolorante
- Secondo set: crisi di nervi per Fognini, vince Safiullin
- Il motivo del litigio tra Fognini e la giudice di sedia
Primo set: Safiullin parte male, poi ribalta un Fognini dolorante
Il primo set si apre con una serie di errori da matita blu del russo con ogni fondamentale, che permettono al ligure di strappargli subito la battuta. Safiullin però reagisce immediatamente e conquista un meritato contro-break nel gioco seguente, portandosi poi in vantaggio nel sesto gioco con un break, sufficiente a permettergli di aggiudicarsi un primo parziale in cui Fognini ha sofferto anche alcuni problemi alla caviglia, che lo hanno obbligato a richiedere l’intervento del medico.
Secondo set: crisi di nervi per Fognini, vince Safiullin
Contrariamente al primo, il secondo set si apre con i giocatori che tengono agevolmente i propri turni di servizio, almeno fino al sesto gioco, quando Fabio incappa in una serie di errori, culminati in uno smash sparato fuori che concede il break al russo, che – facilitato dalla crisi di nervi del ligure – chiude anche il secondo parziale per 6-3 grazie a un secondo break. Grazie alla seconda vittoria in carriera su Fognini in altrettanti incontri, Safiullin vola agli ottavi di finale, dove affronterà Francisco Cerundolo, già battuto nell’unico precedente giocatosi a Wimbledon quest’anno.
Il motivo del litigio tra Fognini e la giudice di sedia
A far scattare la la crisi di nervi del ligure è stato il warning preso nel settimo game del secondo set: in quell’occasione Fognini, che già dopo il break subito aveva scagliato pallina e racchetta, si è visto rifilare un warning per verbal abuse dalla giudice di sedia Marijana Veljovic, che avrebbe però sentito male secondo Fabio: “Ho detto tonto, non str***o. Tu hai capito str***o, io ho detto tonto, sono due parole completamente diverse e mi dai warning per questo” la replica del ligure, che poi se n’è andato mandando a quel paese l’arbitra.