Se non è un debutto da predestinati questo… Prendete un aspirante fuoriclasse di 20 anni, che apprende di dover scendere in campo per la prima volta in carriera nel torneo che riunisce i migliori tennisti del mondo appena quattro ore prima del match. A chi non tremerebbero le gambe? Risposta facilissima, indotta da quanto successo martedì sera al PalaAlpitour di Torino durante le Atp Finals.
Jannik Sinner ha schiantato l’amico Hubert Hurkacz, che è riuscito a raccogliere appena quattro giochi in due set durati nel complesso poco più di un’ora e mezza.
Atp Finals, Jannik Sinner onora Matteo Berrettini
Il 6-2, 6-2 che ha chiuso la seconda giornata del Gruppo Rosso alle Atp Finals, che ha riportato Sinner nella top ten del ranking Atp, non ha tuttavia fatto dimenticare agli appassionati italiani che hanno visto il match da Torino e a quelli ammaliati in tv dalle qualità di Sinner il dramma sportivo subito da Matteo Berrettini, che dopo una mattina e un pomeriggio di speranza si è arreso al dolore ai muscoli addominali.
“Giocherò solo se sarò in condizione di farlo” aveva assicurato Matteo nelle lunghe ore di attesa e di speranza. Una valutazione saggia nell’ottica dei prossimi impegni che attendono Berrettini a cavallo tra la fine di questa stagione (Coppa Davis il 26 e 28 novembre) e l’inizio della prossima, ovvero i non troppo lontani Australian Open, laddove Matteo subì il primo infortunio agli addominali la cui ricaduta si è verificata nel peggior momento possibile.
Ma Berrettini ha deciso di gettare la spugna, seppur con profonda amarezza, anche perché consapevole che pronto a prenderne il posto era un giocatore pronto dal punto di vista fisico e mentale e che certo avrebbe meritato a prescindere la presenza alle Finals, sfumata solo per una manciata di punti proprio a vantaggio di Hurkcaz.
Atp Finals, Jannik Sinner entra nella storia del torneo
Così, Jannik il freddo ha commosso tutti nel post-match, dedicando parole sentite all’amico Matteo Berrettini omaggiato da Sinner anche con la frase scritta sulla telecamera subito dopo il punto decisivo: “”Matteo sei un idolo”.
Il successo su Hurkacz è stato schiacciante e fa di Sinner il primo ‘alternate’ (ovvero le riserve subentranti a torneo in corso) a vincere una gara alle Finals dal 2005 a questa parte.
L’ultimo a riuscirci fu Fernando Gonzalez che nel 2005 subentrò ad Agassi e vinse contro Mariano Puerta), in precedenza era toccato anche a Thomas Enqvist (1996), Tim Henman (1997) e Greg Rusedski, che nel 1998 vinse addirittura entrambe le gare che fu chiamato a giocare, anche in quel caso subentrando ad André Agassi.
Atp Finals, Jannik Sinner sogna la semifinale
Jannik Sinner nel 2021 ha vinto quattro tornei e raggiunto la finale del Masters 1000 di Miami, persa ad aprile proprio contro Hurkacz, mostrando di essere in forma dalla primavera al tardo autunno. Tanta roba per un… quasi teenager, che a Torino ha confermato il proprio talento.
Un match ai limiti della perfezione dal punto di vista tecnico e tattico nel quale Sinner ha fatto correre l’avversario, ben più pesante fisicamente, da una parte all’altra del campo, prendendo traiettorie clamorose e angoli strappa applausi e accelerando il gioco a piacere con il proprio dritto devastante.
Ora il talento di San Candido può sperare nella qualificazione alla semifinale. Certo, servirebbe un miracolo, ovvero un successo in due set su Daniil Medvedev, già sicuro della qualificazione e del primo posto, e la sconfitta di Sascha Zverev contro Hurkacz. Ma Sinner ha già vinto a prescindere.