Ha spinto il numero 3 del mondo al limite, ma non è riuscito a piegarlo. C’è però andato vicino, Lorenzo Sonego: magra consolazione, ma qualche risposta importante è arrivata per il torinese, che le ha provate tutte per trovare un modo per battere un Alexander Zverev al solito non così “centrato” su quello che era il compito da svolgere. Ma che alla fine un modo per rimettere le cose a posto lo ha trovato: 3-6 6-4 7-6 il punteggio in favore del tedesco, chirurgico soprattutto nel tiebreak che ha deciso il match, nel quale ha lasciato appena due punti a Sonny.
Zverev, un cecchino: 91% di prime in campo!
Per quanto visto, sarebbe potuta tranquillamente finire in modo differente. Con Sonego che ha giocato col cuore, mettendo alla berlina il più quotato rivale per lunghi tratti del match, potendo recriminare semmai solo sul tiebreak del terzo nel quale la superiorità del tedesco è parsa lampante.
Prima, però, ci poteva stare di tutto, anche che Lorenzo si prendesse il passaggio del turno senza nemmeno doverselo giocare al terzo, perché le opportunità per scappare Sonego le ha avute, ma non è riuscito a volgere completamente a proprio favore.
C’è però un dato che invita a riflettere più di ogni altri: Zverev al servizio è stato glaciale, concedendo una sola palla break in tutto l’incontro (peraltro sfruttata dall’italiano) ma arrivando a servire la miseria di sole 8 seconde palle in tutto il match (e in quel caso 4 punti li ha vinti lui e 4 Sonny). La resilienza del torinese è stata encomiabile: nonostante abbia visto servire il 91% di prime palle in campo, è rimasto stoicamente in partita fino all’ultimo, concedendo a sua volta poche opportunità per vedersi togliere la battuta (quattro palle break complessive raccolta da Zverev, ma una sola convertita). Insomma, numeri che avrebbero dovuto parlare di una partita a senso unico, ma che a senso unico proprio non è stata.
Sonego ammirevole, ma nel tiebreak il tedesco domina
Il dominio dei turni di battuta è stato lampante, ma ciò non ha impedito a Sonego di trovare il modo per girare a proprio favore il primo set nell’ottavo gioco dell’incontro, quando Zverev ha giocato (male) una delle rare seconde della sua partita e s’è fatto sopraffare in risposta. Sonego aveva annullato due palle break nel gioco d’apertura, ma poi non ne ha concesse altre e ha chiuso sul 6-3 con grande sicurezza e determinazione, trovando sul set point il primo ace di giornata.
Lo slice è la soluzione a tutti i problemi di Lorenzo, che riesce a imbrigliare nel modo giusto le avanzate del tedesco sino alla sciagurato decimo gioco del secondo set, quando per la prima volta Sonny va sotto 0-40 e Zverev lo punisce alla prima occasione, mandando la partita al terzo. Dove i servizi tornano dominanti come non mai: Sonego soffre nei primi due giochi, poi ne infila due a zero e arriva comodo al tiebreak. Dove però Zverev alza il ritmo e scappa sul 6-2, chiudendo con un servizio slice e uno schiaffo al volo.