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Sinner-Alcaraz, tappo di champagne in campo durante la finale: Jannik sfiorato, McEnroe chiede provvedimenti

Curioso - e sconcertante - incidente nel corso del secondo set: Carlos infastidito. Era accaduta la stessa cosa durante il match per il titolo femminile.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Era successo nel corso della finale femminile, stravinta da Iga Swiatek su Amanda Anisimova. E l’increscioso episodio, piuttosto sconveniente visto che si parla del più iconico, prestigioso e ammirato torneo al mondo, si è ripetuto anche durante la finale maschile. Il match tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, infatti, è stato interrotto – sia pur per pochi secondi – per un motivo davvero surreale: un tappo di champagne finito in mezzo al campo proprio in prossimità del campione italiano. Anche se il più infastidito per la situazione, paradossalmente, è stato lo spagnolo, visibilmente contrariato.

Finale Sinner-Alcaraz, tappo di champagne in campo

L’episodio in questione si è verificato all’inizio del secondo set. Alcaraz, che aveva vinto in rimonta il primo, stava per servire sul punteggio di 2-1 per Sinner, su una palla break a favore dell’italiano. A quel punto, appena prima della battuta, ecco il rumore incofondibile della bottiglia di champagne stappata e – subito dopo – qualcosa volare nel bel mezzo del Centrale. Era proprio il tappo in questione, che per poco non è finito addosso a Sinner. Jannik, campione anche di educazione, s’è chinato a raccoglierlo e lo ha passato a una raccattapalle, che lo ha portato via. Arrabbiatissimo, invece, lo spagnolo.

L’appello del giudice di sedia e il fastidio di Carlos

Alcaraz, infatti, ha allargato platealmente le braccia, senza nascondere affatto il fastidio per l’accaduto. E il giudice di sedia ha rivolto un appello al pubblico: “Si prega di non stappare bottiglie mentre i giocatori stanno per servire”. Va detto che a Wimbledon – incredibile ma vero – non è vietato stappare bottiglie anche a partita in corso. In certe situazioni dovrebbe intervenire il buon senso, che stavolta evidentemente è mancato. A rimetterci, poi, è stato soprattutto il murciano, visto che poi Sinner è riuscito a far suo il secondo set rovesciando l’inerzia della partita dopo la prima frazione persa in volata.

Wimbledon, la richiesta di McEnroe sulla bottiglia

Se il rimbrotto del giudice di sedia è stato tutto sommato “bonario”, ben più sferzante è stato il commento di John McEnroe durante la telecronaca della finale per un’emittente americana. L’ex fuoriclasse, al solito, non ha usato mezze misure invocando provvedimenti severi (si fa per dire) per l’autore del “fattaccio”: “Visto quanto è successo dovremmo almeno togliergli la bottiglia“. Nel match femminile, vigorosa era stata la protesta di Anisimova per un analogo incidente contro Swiatek: “Per quale motivo la stai aprendo proprio ora?”, la domanda infastidita dell’americana rivolta verso il pubblico.

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