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Attacca la Juve su twitter dopo la gara col Bologna, bufera su Zaki

L'attivista egiziano, tifoso rossoblù, sommerso di insulti sul web per aver ironizzato su favori arbitrali per i bianconeri

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Scherza con quel che vuoi ma lascia stare il calcio. Parafrasando il noto proverbio, questa frase potrebbe calzare a pennello per Patrick Zaki, lo studente dell’università di Bologna e attivista egiziano per i diritti civili, che non ha mai fatto mistero della sua passione per il calcio nemmeno durante i 22 mesi di carcere seguiti all’arresto al Cairo, il 7 febbraio 2020. Un suo commento su twitter dopo il pari tra Juventus e Bologna, infatti, ha scatenato una bufera che da due giorni non accenna a placarsi.

Zaki tifa Bologna perché ha studiato e vissuto lì per anni

Zaki, come noto, è tifoso della squadra della città dove ha vissuto per anni — Bologna. Così, sabato sera, ha seguito la sfida tra i rossoblù e la Juventus, che ha visto i bianconeri riacciuffare all’ultimo secondo il pareggio contro un Bologna ridotto in 9. E, da tifoso, ha voluto commentare la doppia espulsione arrivata all’80’, con la sua squadra in vantaggio.

Zaki ironizza sui favori alla Juve

Il post su twitter è lapidario e suona come un’accusa alla Juventus: «Due cartellini rossi, stanno ancora pagando». Poche parole che però scatenano una polemica infinita sui social, con accuse pesanti e critiche odiose che senza ragione mescolano l’arresto e la detenzione di Zaki e il calcio.

Zaki non si scusa e denuncia le accuse

Oggi Zaki è tornato a scrivere su twitter dicendo: “Ieri ho deciso di commentare la partita tra Bologna e Juventus, dicendo qualcosa che credo sia molto normale tra i tifosi di calcio di tutto il mondo. Mi sono trovato di fronte a decine di insulti e aggressioni, fino all’odio”

I tifosi della Juve rispondono per le rime a Zaki

Molti tifosi, sui social, non hanno gradito: “Veramente se pensi che sia “normale” tra tifosi dire che una società corrompe e ruba, hai un concetto sportivo e culturale degradante. Per non dire poi della piccolezza di chi si autoassolve, dopo avere insultato” oppure “Qualcosa che credo sia molto normale”, no amico non è normale dare del corrotto a qualcuno senza prove. Questa si chiama calunnia. E il fatto che tu abbia passato quello che hai passato non ti autorizza a dire quel che ti pare. Se vuoi rispetto prima devi essere tu a darlo”

Il web è scatenato: “Quello che hai ricevuto è senza giustificazione. Detto ciò, non hai scritto nulla di normale: quel tweet è l’opposto della sportività di cui questo sport ha bisogno e, se credi che sia normale, non sei così lontano da chi insulta su questo social e altrove”

Fioccano reazioni inferocite: “Ci hai chiamato ladri e hai anche il coraggio di fare la vittima nascondendoti dietro alle tue vicende personali, hai fatto presto a diventare cattocomunista, con i ns soldi tra l’altro” oppure: “Premesso che insulti e aggressioni sono condannare a prescindere. No, no hai scritto una cosa normale affermando che una delle due squadre abbia barato corrompendo. E dispiace”.

Non c’è tregua da parte degli juventini: « Hai ragione. Se vieni incolpato di qualcosa, evidentemente è vero. Giusto o no, Zaki?», scrive con sarcasmo un utente. E c’è persino chi, parlando di soldi, rinfaccia all’attivista: «Chissà quanto sei costato alla Farnesina, serviranno più rate che per Locatelli»

Infine non manca chi invita Zaki a rispettare gli avversari perché dovrebbe ricordarsi «che ci sono anche tifosi della Juve tra quelli che hanno fatto il tifo per te contro il regime di al Sisi».

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