La grande paura per Miller, la bandiera rossa, la ripartenza e poi la fuga…per la speranza. Bagnaia fa tutto quello che deve fare, domina dal primo giro, resiste agli attacchi di Martin e arriva per primo alla bandiera a scacchi, allunga la storia del Mondiale ma sa bene che servirà un miracolo. Il secondo posto di Martin porta Jorge a +24 col successo in tasca ma si deciderà tutto nell’ultimo appuntamento stagionale che sarà quasi certamente a Barcellona. Sul podio anche Bastianini.
- Bagnaia: ho preso una buca anche oggi ma stavolta non è successo niente
- Martin: ho imparato a non avere fretta
- Bastianini sempre incontentabile
- Quartararo racconta la caduta in avvio
Bagnaia: ho preso una buca anche oggi ma stavolta non è successo niente
A caldo Bagnaia sorride a metà (“Jorge è stato molto aggressivo, dobbiamo capire perché il sabato facciamo fatica”), quando si ritrova Martin davanti al video a rivedere le immagini sente il rivale che gli dice: “Sapevo che all’inizio ci provavi..” poi rivela: “Sapevo di averne di più e di poter andar via, anche ieri doveva essere così ma il sabato facciamo sempre fatica. Anche oggi ho preso una buca ma non è successo niente. Vincere dieci gare in una stagione comunque è incredibile”. Nei primi 3 giri si son visti undici sorpassi: “Seguo sempre il mio potenziale senza andare d’istinto, sapevo che se fossi riuscito a stare davanti al terzo-quarto giro avrei avuto più chance, è stato bello il duello”. Dopo un passaggio su Valencia (“se non ci pensano altri a sensibilizzare su questi temi dobbiamo pensarci noi, non tutto gira attorno al Motomondiale”) Bagnaia regala la battuta finale: “Se firmerei per cancellare le sprint l’anno prossimo? Anche quelle di quest’anno se è per questo. I punti di vantaggio senza sprint contateli”,
Martin: ho imparato a non avere fretta
Martin a caldo è sincero (“Grazie a Pecco che rende questa sfida sempre più difficile, io volevo vincere, ci ho provato, ma quando mi ha passato non ce l’ho fatta, avevo anche paura di cadere, ora daremo il nostro meglio nell’ultima corsa”) poi analizza la corsa: “Una cosa che ho imparato è a non avere fretta e a non essere precipitoso, mi sentivo forte ma era difficile battere Pecco in queste condizioni, poteva e doveva rischiare più di me. Sono contento di come è andata la giornata, questo podio lo dedico alla città di Valencia”. Undici sorpassi in gara, che spettacolo in pista: “Me la sentivo di provare a sorpassare anche se lui è bravo a difendersi, 4-5 sorpassi li ho chiusi però Pecco è stato fortissimo, quando ero a 8 secondi di distacco ho pensato fosse inutile spingere. Stiamo ripercorrendo le lotte Lorenzo-Pedrosa o Marquez-Valentino, questo mi rende orgoglioso, devo ringraziare Pecco, è così forte che rende il campionato più bello. Come ho allenato gli spigoli del mio carattere? E’ un segreto, dovete meditare, questa è la chiave”.
Bastianini sempre incontentabile
Non è mai soddisfatto Enea Bastianini che lamenta continui problemi: “Sapevamo che sarebbe stata una gara tosta, non siamo riusciti a risolvere i nostri problemi, siamo stati fortunati ad arrivare terzi grazie alla caduta di Marquez. Venerdì eravamo veloci, poi siamo andati sempre più lenti, sempre più lenti, anche le modifiche che abbiamo fatto stamane non sono servite. Correvo sulle uova e quand’è così non riesco a fare di più, sono dispiaciuto. Spero di riscattarmi a Barcellona dove non mi è mai andata bene. Spiace non andare a Valencia ma la situazione non era accettabile. Come ho visto Pecco? Ieri era arrabbiato, stamattina era più tranquillo”.
Quartararo racconta la caduta in avvio
Quando Miller è uscito dall’infermeria alzando il pollice tutti hanno tirato un sospiro di sollievo ma che paura per la caduta al primo giro. Coinvolto anche Fabio Quartararo che però non ha visto molto: “Non so esattamente cosa sia successo, ci siamo toccati con la Ktm e abbiamo fatto una caduta un po’ brutta. In generale è stato però un buon weekend per noi