A ‘La Gazzetta dello Sport’ Stefano Baldini racconta l’importanza del successo Azzurro nella ‘Coppa Europa’, una manifestazione che ha il sapore di un tempo che fu e che vale il laboratorio ideale per le gare da medaglia: “L’Italia vince con merito il campionato europeo a squadre di atletica, la vecchia e tanto amata, dagli addetti ai lavori, Coppa Europa: importa relativamente che alcune Nazionali abbiano in parte snobbato la manifestazione, che resta più ‘allenante’ alle gare da medaglie rispetto ai ricchi meeting serali pieni di dollari e campioni, Gareggiare con la maglia Azzurra, fare squadra, essere parte di un gruppo sono stimoli preziosi che allenano la mente e il corpo in vista delle manifestazioni che contano, Europei, Mondiali e Giochi Olimpici“.
Ci sono elogi speciali per Gianmarco Tamberi, ritratto dell’agonista: “I ragazzi hanno dimostrato di tenerci sul serio: quante volte all’estero ci hanno fatto i complimenti perché nelle gare internazionali U20 solo gli Azzurri rimanevano nello stadio fino all’ultima gara del loro compagno di squadra! Si è respirato il desiderio di Tamberi di fare il Capitano, ci sono stati buoni risultati dal punto di vista tecnico e una profondità di ricambio assolutamente mai vista prima”.
Questa la valutazione, settore per settore, espressa dall’olimpionico nella maratona 2004: “Il mezzofondo è andato bene, ma ha incontrato sulla sua strada una Spagna altrettanto determinata; nei lanci a grandi picchi abbiamo alternato un pizzico di sofferenza in alcuni attrezzi; la velocità è un cantiere aperto, Samuele Ceccarelli è stato molto consistente e sereno nonostante la pressione; i salti sono il settore che traina la nostra squadra, non a caso in tanti atleti han ricoperto il ruolo di Capitano a livello giovanile; gli ostacoli sono stati all’altezza. Un nome? Alessandro Sibillo, faremo sicuramente affidamento su di noi in futuro”.