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Bale lascia il calcio: "Ho realizzato tutti i miei sogni"

Il gallese si ritira dall'attività a 33 anni dopo il titolo vinto in MLS e la partecipazione ai Mondiali con il Galles: il lungo messaggio di commiato sui social.

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Bale lascia il calcio: "Ho realizzato tutti i miei sogni" Fonte: Getty Images

Gareth Bale dice basta. Con effetto immediato. Poco più di un mese dopo la deludente esperienza a Qatar 2022 con il Galles, terminata con l’eliminazione al primo turno dei Dragoni, di ritorno ad una fase finale del Mondiale dopo 64 anni di assenza, l’ex esterno di Tottenham e Real Madrid ha annunciato l’addio immediato al mondo del calcio attraverso un lungo messaggio pubblicato sui propri canali social.

“Dopo attente e ponderate considerazioni, annuncio il mio ritiro immediato dal calcio di club e internazionale – ha scritto il giocatore classe ’89, che era legato fino al prossimo giugno ai Los Angeles FC, la franchigia della MLS con la quale Bale lo scorso ottobre ha vinto il titolo nazionale, grazie anche ad un proprio gol che ha fissato il 3-3 nella finale contro i Philadelphia Union, poi vinta ai rigori – Mi sento incredibilmente fortunato ad aver realizzato il mio sogno di praticare lo sport che amo. Mi ha davvero regalato alcuni dei migliori momenti della mia vita. Il più alto dei massimi in 17 stagioni, che sarà impossibile replicare, qualunque cosa abbia in serbo per me il prossimo capitolo.

Dal mio primissimo tocco al Southampton all’ultimo con LAFC e tutto il resto, ha plasmato una carriera da club di cui sono immenso orgoglio e gratitudine. Giocare e capitanare la mia nazionale 111 volte è stato davvero un sogno diventato realtà.

Mostrare la mia gratitudine a tutti coloro che hanno fatto la loro parte in questo viaggio, sembra impossibile. Mi sento in debito con molte persone per avermi aiutato a cambiare la mia vita e plasmare la mia carriera in un modo che non avrei mai potuto sognare quando ho iniziato a 9 anni. Ai miei club precedenti, Southampton, Tottenham, Real Madrid e infine LAFC. Tutti i miei precedenti manager e allenatori, il personale dietro le quinte, i compagni di squadra, tutti i fan devoti, i miei agenti, i miei fantastici amici e la mia famiglia, l’impatto che hai avuto è incommensurabile.

I miei genitori e mia sorella, senza la vostra dedizione in quei primi giorni, senza una base così solida, non scriverei questa dichiarazione in questo momento, quindi grazie per avermi messo su questa strada e per il vostro incrollabile sostegno. Mia moglie e i miei figli, il vostro amore e il vostro sostegno mi hanno portato avanti. Proprio accanto a me per tutti gli alti e bassi, tenendomi con i piedi per terra lungo la strada. Mi ispiri a essere migliore e a renderti orgoglioso”.

Bale, primatista di presenze e di reti con la propria nazionale, ha legato la propria carriera a Tottenham e Real Madrid: gli Spurs, che lo ingaggiarono nel 2007 dal Southampton, lo avrebbero poi rivenduto ai Blancos nell’estate 2013, dopo sei stagioni ad alti livelli, l’ultima delle quali chiusa con 26 gol dopo la definitiva trasformazione da esterno difensivo ad attaccante di sinistra, per l’iconica cifra di 100 milioni.

Rimasto al Bernabeu per otto stagioni, prima di un fugace e poco felice rientro in prestito al Tottenham nel 2020 e di un altro ritorno al Real nella stagione successiva, prima di intraprendere l’esperienza nella MLS, in Spagna Bale ha mostrato le proprie qualità solo a sprazzi, a causa dei tanti infortuni che lo hanno perseguitato, mettendo comunque in bacheca tre campionati, cinque Champions League e tre Supercoppe Europee. Il punto più alto lo raggiunse con il gol del momentaneo 2-1 nella finale di Champions League a Lisbona contro l’Atletico Madrid, finita poi 4-1, la prima vinta con il Real da Carlo Ancelotti.

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