La sconfitta dell’Inter nella finale di Europa League, un digiuno continentale allungatosi ormai a dieci anni, un calcio italiano che non riesce più a portare a casa trofei. E, sullo sfondo, il tormentone Ibra. Paolo Bargiggia abbraccia tutti questi temi importanti in un unico post sulla sua pagina Twitter, coinvolgendo nella polemica un ex calciatore del Milan, oggi opinionista.
L’intervista di Ambrosini alla Gazzetta
Si tratta di Massimo Ambrosini, intervistato dalla Gazzetta dello Sport a proposito delle strategie del Milan. Il giornalista Mediaset condivide proprio l’intervista dell’ex mediano, sottolineandone i passaggi salienti: “Milan, punta su Ibra. Leao sarà letale”. E ancora: “Zlatan alza il livello, Maldini ha meritato di scegliere in autonomia. Rangnick? Non è il Messi dei tecnici”.
E il duro affondo di Bargiggia
Ecco invece il commento a riguardo di Bargiggia, piuttosto caustico come da consolidata tradizione: “All’estero fanno le finali delle Coppe europee con i 2000, qui in Italia stanno ancora tutti a lisciare il pelo al 39enne Ibra. Penoso che questa filosofia sia pure veicolata da ex calciatori ora opinionisti. Infatti non vinciamo coppe dal 2010″.
Bayern-Psg, finale di stelle e stelline
Chiaro il riferimento alla finale di Champions che stasera vedrà di fronte Bayern Monaco e Paris Saint-Germain. Due squadre zeppe sì di campioni nel fiore degli anni, da Lewandowski a Neymar, da Muller a Di Maria, ma anche di giovanissime speranze. Tra i tedeschi, ad esempio, c’è il 19enne Davies, pescato addirittura in Canada. Tra i francesi, una star già conclamata del calcio mondiale come il 21enne Mbappe.
Bargiggia vs Ambrosini, le reazioni
Il pubblico del web partecipa alla discussione con civiltà e competenza. “Paolo vorrei darti torto ma mi viene impossibile. Poi andiamo a prendere i giovani promettenti a suon di milioni. Alla faccia del calcio in crisi: la Juve lanciò Marchisio e Giovinco solo perché era in B”, scrive Ivan. Un altro utente non è d’accordo: “In generale hai ragione, però i 2000 giocano di fianco a campioni affermati. Il Milan non li ha e se vuole tornare in Champions, ora ha bisogno di Ibra“. E Stefano fa una battuta: “Dai che tra 3 anni ci esalteremo per il 36enne Messi che avrà scelto l’Italia e la serie A”.