Dopo il titolo iridato conquistato in Belgio lo scorso autunno, Filippo Baroncini ha esordito ufficialmente questa stagione tra i professionisti prendendo parte all’Etoile de Besseges, corsa in cui si è messo a disposizione dei compagni accumulando però una prima buona dose di esperienza.
Con questa e il supporto datogli dai tecnici del team statunitense, il nativo di Massa Lombarda si augura di crescere al meglio.
“Ho visto come lavora Trek-Segafredo con i corridori più giovani e ho visto che lo fanno davvero bene. Studiano un programma che penso sia perfetto” ha detto il classe 2000.
“Per me questo è un nuovo mondo e il team building è la cosa principale, serve per imparare dai ciclisti più esperti”.
Facendo fruttare gli insegnamenti e le nozioni impartitegli dai veterani, Baroncini si augura di poter presto competere senza obblighi o pressioni di sorta.
“Non vedo l’ora di avere più tranquillità per me, di correre sempre libero, senza pensare, senza pressioni, niente. È questa tranquillità mi ha aiutato a diventare un campione del mondo”.
A proposito di tranquillità, Baroncini poi ha sottolineato il ruolo che ha sempre avuto la sua famiglia.
“È una grande emozione per me vedere i miei amici, i miei genitori, la mia ragazza, tutti ripagati per il lavoro che hanno svolto in questi anni accanto a me. La famiglia non mi ha mai stressato, anzi mi ha sempre sostenuto e mi ha dato tranquillità” ha chiosato l’ex Colpack.