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Bartoli e la crisi di Ganna: "Problema di stimoli"

L'ex fuoriclasse toscano dice la propria sulla stagione opaca del campione piemontese, che ha fallito l'appuntamento con il terzo titolo mondiale consecutivo a cronometro: "Chiedergli solo le prove contro il tempo demotiva un campione come Filippo".

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Bartoli e la crisi di Ganna: "Problema di stimoli" Fonte: Getty Images

L’Italia del ciclismo è pronta per un nuovo assalto al titolo mondiale. Mai protagonisti nelle Classiche, lontano dai piazzamenti importanti nei Grandi Giri i convocati dal ct Bennati cercheranno di farsi valere nella prova su strada a Wollongong, dove però i favoriti non indosseranno la maglia azzurra.

Intervistato da OA Sport Michele Bartoli, uno degli eroi dell’Italia delle due ruote negli anni ’90 (nel suo palmares, tra gli altri titoli, due Lombardia, due bronzi mondiali, un Fiandre, una Liegi e una Freccia Vallone) si è detto ottimista per l’Italia, che non trionfa nel Mondiale dal 2008, in vista della corsa che domenica 25 assegnerà il titolo iridato: “Per il Mondiale il mio favorito è Davide Ballerini, anche se so che è un nome che fanno in pochi. Lo conosco bene, è uno dei più veloci in assoluto e in strappi come quello del Mondiale è uno dei più forti. Chiaramente però deve filare tutto liscio ed essere al 100% della condizione. L’Italia dovrà essere brava a sfruttare il lavoro degli altri e giocare di rimessa”.

Bartoli ha poi parlato della distonia tra i risultati della strada e quelli della pista, dove l’Italia è sempre protagonista: “Gli atleti forti poi nascono sia su strada che su pista, ma vanno fatti crescere nel modo giusto. In questo senso va fatto un plauso a Marco Villa, che sta lavorando benissimo. Il ciclismo italiano è in difficoltà perché si insegna poco e si chiede troppo. In ogni categoria, sin da ragazzini, si chiede di vincere, si pretendono risultati senza soffermarsi sul resto”.

Infine un parere sulla stagione opaca di Filippo Ganna, che ha mancato l’obiettivo del terzo titolo mondiale consecutivo a cronometro: “Credo che il problema di Ganna, nonostante la giovane età, sia la mancanza di stimoli – ha detto Bartoli – Ad un atleta forte come lui la squadra dovrebbe chiedere quel qualcosa in più e quindi obiettivi nuovi. Se a Ganna si chiedono “solo” le cronometro il rischio è quello di demotivarlo. Secondo me può fare molto di più di quello che ha già fatto, e ha già fatto tantissimo. Alla Roubaix ad esempio secondo me potrebbe fare molto bene”.

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