Il volo che ha portato lโItalia del Poz nel continente asiatico รจ partito e lโoperazione Mondiali 2023 รจ ufficialmente decollata. Gli ultimi due test in programma contro Brasile e Nuova Zelanda serviranno ad affinare la preparazione in vista del debutto previsto il 25 agosto alla Philippine Arena di Manila contro lโAngola, storica rappresentante africana, habituรฉ della rassegna iridata e pronta a svelare il volto di unโItalbasket che vuol divertire e provare a osare.
Di seguito gli Azzurri affronteranno Repubblicana Dominica (il 27) e i padroni di casa delle Filippina (il 29) in quello che si preannuncia forse come il match piรน complicato del girone eliminatorio, poichรฉ il palazzo dello sport verrร presumibilmente trasformato in un autentico โinfernoโ dove il tifo potrebbe rappresentare un fattore (e i tifosi filippino, se vogliono, ne fanno di casino). Anche per questo lโItalia spera di poter arrivare alla sfida con una situazione di classifica giร ottimale, senza lโacqua alla gola del โdentro o fuoriโ che potrebbe rivelarsi alla stregua di un ostacolo davvero impervio.
La crisi recente
Cominciare bene il Mondiale รจ piรน di una necessitร , e lโAngola sarร dunque il primo ostacolo a frapporsi sulla strada degli italiani. Giร nellโultima rassegna iridata, quella disputata in Cina nel 2019, le due nazionali incrociarono i guantoni: nella seconda gara della prima fase lโItalia face un figurone, imponendosi per 92-61 in una serata nella quale Belinelli mise a referto 17 punti e Brooks, Hackett e Abass 11 a testa (del quintetto di partenza รจ rimasto solo Datome: out anche Gallinari e Biligha, oltre a Belinelli e Hackett).
Quella angolana รจ una delle nazionali con piรน nobili tradizioni del panorama africano: presenza fissa al Mondiale da 40 anni a questa parte (ha saltato soltanto lโedizione 1998), ha conquistato ben 11 delle ultime 16 edizioni della Coppa dโAfrica, sebbene dopo 17 podi consecutivi tra il 1983 e il 2015 nelle ultime due rassegne continentali siano arrivati un settimo e un quinto posto.
Proprio le ultime annate in chiaroscuro hanno fatto sprofondare la nazionale angolana indietro nel ranking FIBA: oggi occupa la 41esima posizione, dietro tra le altre a Senegal, Tunisia e Nigeria che nel frattempo hanno preso il sopravvento nel movimento africano. Anche per questo viene considerata un poโ lโanello debole del girone dellโItalia, che dunque non potrร permettersi passi falsi per evitare di ritrovarsi subito con lโacqua alla gola.
Dundao e Bango, il nuovo che avanza
Degli ultimi 5 test disputati prima del mondiale, lโAngola ne ha vinto solo uno contro il Messico. Poi sono arrivate 4 sconfitte di fila, lโultima contro il Giappone per 75-65 in un match valido per la SoftBank Cup, disputato a Tokyo, e nel quale le โantilopi nereโ (questo il soprannome che caratterizza la nazionale angolana) hanno guidato nel punteggio per tre quarti di partita, salvo poi implodere letteralmente nel quarto periodo sotto i colpi di Kesei Tominaga, prospetto NCAA tra i piรน interessanti della nazionale nipponica.
Nel match perรฒ sโรจ distintala guardia Childe Dundao, che con 18 punti ha ribadito il suo ruolo di leader conclamato di un gruppo che ha certamente in Bruno Fernando il giocatore piรน noto al grande pubblico. Questโultimo nel 2019 รจ stato il primo angolano di sempre ad essere stato scelto al Draft NBA, con Philadelphia che lo ha chiamato alla numero 34. Pochi giorni dopo i Sixers lo hanno ceduto ad Atlanta, dove รจ rimasto due stagioni prima di passare ai Celtics, quindi ai Rockets e fare ritorno proprio agli Hawks lo scorso febbraio. Centro versatile, che puรฒ giocare anche da ala forte, Bruno Fernando deve la sua fortuna alla vetrina del Mondiale Under 17 del 2014, quando alcuni scout lo videro e decisero di portarlo alla Montverde Academy, in Florida.
Attorno a lui perรฒ sta crescendo un roster di sicuro avvenire: detto di Dundao, point guard del Petro de Luanda (principale club del paese), molti fari saranno puntati su Jilson Bango, che sembra la copia perfetta di Bruno Fernando (sono entrambi alti 208), ma che ha caratteristiche proprie di un centro vecchia maniera, affinate anche durante la prima annata disputata in Germania al Lowen Braunschweig. E poi cโรจ Eduardo Francisco, classe 2003, guardia che al Benfica sโรจ giร fatto notare nellโultima stagione.
Clarรณs, il giramondo
Il commissario tecnico Josep Clarรณs รจ un autentico giramondo della palla a spicchi: da 30 anni รจ in moto perpetuo alla ricerca di nuove avventure, che lโhanno portato ad allenare ben 5 nazionali e soprattutto a vincere in ben 4 continenti diversi, impresa mai riuscita a nessun altro capo allenatore di qualunque disciplina sportiva. Il sogno proibito dichiarato รจ quello di provare a portare Angola agli ottavi di finale, anche se per farlo dovrร giocoforza vincere almeno due partite e lโimpresa appare oggettivamente fuori portata.
Il debutto con lโItalia sarร uno snodo cruciale: gli Azzurri potrebbero soffrire la fisicitร sotto canestro degli angolani, non avendo lโItalia centri di stazza fisica pari a quella degli africani. Ma รจ lโunico mis match a favore delle โantilopi nereโ: Pozzecco avrร preso appunti, ma il pronostico sarร tutto sbilanciato a favore dei suoi ragazzi.
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