Tutti in piedi, torna Milos. Per il quale il cuore batte forte ancora, e per il quale il pubblico del PalaDozza è pronto ad alzarsi in piedi, come si conviene soltanto ai figli prediletti che hanno indossato la maglia delle Vu nere. Virtus-Stella Rossa di Eurolega è racchiusa molto nell’abbraccio collettivo che il popolo bolognese vorrà rivolgere a colui che negli ultimi 4 anni ha dato tantissimo alla causa virtussina, salutando al termine della scorsa stagione ma restando impresso nella memoria della gente e delle persone per l’umanità mostrata tanto in campo, quanto fuori.
- I due punti, nonostante tutto
- Dove vedere in tv Virtus Bologna-Stella Rossa
- Teodosic è la spinta ad andare oltre i limiti
- Qual è il potenziale di Bologna?
- Toko mon amour
I due punti, nonostante tutto
Stasera, però, tra vecchi e buoni amici ci saranno comunque due punti da portar via, e mettere sulla costruzione della casa europea. Un posto dove Bologna ha fatto capire di voler stare con tutti e due i piedi ben saldi a terra: chiudere la settimana con un favoloso tris dopo le vittorie ottenute contro Monaco e Alba Berlino sarebbe davvero qualcosa di straordinario, tale da lanciare Shengelia e compagni nei piani alti della classifica e al contempo mandare un monito forte e chiaro al resto della truppa.
Dove vedere in tv Virtus Bologna-Stella Rossa
Numeri alla mano, è la Virtus ad essere favorita. Perché è in fiducia, avendo lasciato una sola delle otto partite sin qui disputate in stagione (il ko con lo Zalgiris al debutto in Eurolega), e perché quando decide di giocare riesce davvero a essere competitiva ogni oltre ragionevole dubbio. “Però la Stella Rossa è forse la squadra che in estate ha operato con più convinzione sul mercato”, risponde lesto Luca Banchi. Che non si fida dei serbi, gente che sa sempre come trasformarsi nelle serate che contano.
“Hanno costruito un organico profondo e di qualità, pertanto non hanno nascosto le proprie ambizioni di voler competere con il meglio delle squadre europee. Per noi questo deve essere un ulteriore stimolo: stiamo crescendo, il campo ci offre un quadro spesso esaustivo ed esauriente, ma è chiaro che partite come queste vanno affrontate con la concentrazione al massimo livello”. Palla a due alle 20,30, diretta su Sky Sport e Dazn.
Teodosic è la spinta ad andare oltre i limiti
Il ritorno di Teodosic, poi, dovrà dare a tutti i suoi ex compagni lo sprone per spingersi ancor più oltre i propri limiti, sapendo quanto è bravo il giocatore che troveranno di fronte. Grazie a lui questo club è cresciuto tanto nell’ultimo quadriennio, e pertanto sarà anche l’occasione giusta per rendergli il tributo che merita. Ma se la Virtus è arrivata oggi a questo livello significa che ha tutte le carte in regola per confrontarsi anche contro avversari così forti e quotati.
La sconfitta casalinga patita contro Monaco, in una notte nella quale poco o nulla ha funzionato (appena 3 punti per Teodosic, 7 per Napier e i soli Giedraitis con 20 e Nedovic con 15 in doppia cifra) ha posto la formazione allenata da Dusko Ivanovic, giramondo della pallacanestro continentale (i successi migliori li ha ottenuti al Baskonia, rompendo per diverse stagioni l’egemonia Barça-Real), in una condizione un po’ scomoda, quasi con la consapevolezza di aver già esaurito un paio di bonus “pesanti” sulla via che conduce all’ingresso nella post season.
Qual è il potenziale di Bologna?
Una squadra, quella biancorossa, che sta imparando ancora a conoscere quello che è il suo reale potenziale: gente come Nedovic, Lazic, Mitrovic, Giedraitis e Vjelica farebbe la fortuna di ogni allenatore, ma è chiaro che il percorso all’inizio può anche rivelarsi un po’ accidentato, come sin qui è stato. Le basse percentuali dall’arco sin qui si sono rivolte contro alla formazione di Belgrado, che ha pagato dazio in tutte le serate in cui ha tirato da tre sotto al 30%. A Bologna sperano che possa essere così anche stasera, provando a “battezzare” tiratori che per quanto visto sinora si sono dimostrati abbastanza poco affidabili. Ma se la Stella Rossa si accende, allora i guai potrebbero arrivare all’istante.
Toko mon amour
Vero è che la Virtus ha quello che Euroleague ha eletto MVP della terza giornata: Toko Shengelia sta vivendo una prima parte di stagione davvero esaltante, con numeri in costante crescita, viaggiando a 18.3 punti di media a partita, con 4.3 rimbalzi e 3.7 assist, e in generale percentuali dal campo decisamente importanti (77% da due, 45% da tre). La serata perfetta vissuta contro l’Alba lo ha rimesso al centro della scena ed è chiaro che adesso molti riflettori saranno puntati sul georgiano, che quando sta bene dimostra di poter essere davvero un valore aggiunto in un contesto pur tanto competitivo.
Ma limitarsi a dire che Bologna oggi è solo Shengelia è quanto di più sbagliato possa esistere al mondo: anche Belinelli è entrato a piedi pari sulla nuova stagione continentale, sebbene lo 0/4 dall’arco fatto registrare contro Berlino (in una serata comunque da 12 punti) abbia un po’ stonato, e pertanto gridi vendetta: la sfida diretta con Teodosic, magari, potrebbe essere di ispirazione. E poi c’è l’energia di Jordan Mickey, il pragmatismo di Isaiah Cordinier (importante soprattutto nei primi quarti di gara) e l’affidabilità di Bryant Dunston che ha dimostrato di sentirsi già molto a suo agio nei meccanismi di squadra. Insomma, una Virtus che ha messo in fretta tutte le pedine al proprio posto, e che stasera vuol regalarsi una serata di quelle di cui si vorrebbe parlare ancora a lungo.
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