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Playoff LBA: Shengelia cuore Virtus, Venezia cede dopo una serie da infarto. E ora è supersfida Milano-Bologna

Bologna batte col fiatone Venezia e si regala una semifinale camuffata da finale contro Milano. Shengelia decisivo in soli 3 minuti sul parquet, Hackett monumentale. Ma l'Olimpia ora fa più paura

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Alla fine tutti i pianeti si sono allineati: Trapani e Brescia da una parte, rispettivamente le teste di serie numero 2 e 3 del tabellone, e soprattutto Virtus Bologna e Olimpia Milano dall’altra. In quella che somiglia tanto a una semifinale travestita di finale, anche perché finale lo è stata nelle ultime quattro edizioni dei play-off, cosa che di fatto la rende da subito la “madre” di tutte le serie. Con Milano che sembra aver ritrovato la direzione giusta del vento e Bologna che ha dovuto faticare non sette, ma settanta camicie per avere ragione di una Reyer Venezia che ha avuto anche la palla per estromesse le Vu nere dalla serie.

Impavido Shengelia: entra nei 4′ finali e decide la partita

Su quella tripla di Kabengele finita sul ferro, col rimbalzo terminato nelle braccia accoglienti di Diouf, Venezia ha visto infrangersi quella che agli occhi di tutti avrebbe rappresentato la madre di tutte le rimonte play-off. Perché sotto 2-0, l’Umana è stata davvero a un passo dall’eliminazione molto prima dell’incredibile gara 5 che l’ha estromessa per davvero dalla corsa.

Una partita che la Virtus ha giocato con la paura e con la sensazione di essere finita ben oltre il burrone, tanto da vedersi costretta a inseguire per tutto l’incontro. L’assenza di Shengelia ha pesato tantissimo, ma i veri campioni si vedono nel momento del bisogno e quando il georgiano ha detto a Ivanovic che se la sentiva di scendere sul parquet (era fuori dalle ultime battute di gara 3, quando in uno scontro fortuito con Kabengele aveva riportato un trauma cranico), è lì che l’orizzonte bolognese ha diradato le nubi cariche di pioggia che si stagliavano sullo sfondo. Ha giocato appena tre minuti e mezzo, Shengelia, ma ha fatto tutta la differenza del mondo segnando 5 tiri liberi e soprattutto il canestro (folle, quindi ancora più bello) col quale ha fissato la partita sull’86-84 a 47 secondi dalla fine.

Da quel momento in poi il punteggio non s’è più mosso, con la palla persa di Ennis a rendere un po’ più agevole il compito della Segrafredo. Shengelia eroico, ma prima c’aveva pensato Hackett a tenere Bologna attaccata al treno play-off: il career high nei play-off di 22 punti (con 7/9 dal campo e 4/4 dalla lunetta) ha scritto in modo indelebile il copione di una serata folle, come tutta una serie che Venezia avrebbe meritato di vincere tanto quanto la Virtus.

Con Milano una serie che profuma di finale. Ma Shields…

Che dovrà ora recuperare in fretta le forze, perché da sabato prossimo (ore 19, per evitare la concomitanza con Inter-PSG di Champions) se la dovrà vedere con Milano, che non è la Milano zoppicante ammirata durante tutta la stagione regolare. Perché Shavon Shields è tornato padrone dell’attacco e perché la serie con Trento ha ridato vigore a una squadra che pareva sul punto di squagliarsi definitivamente, ma che è sembrata decisa concedersi un ultimo ballo prima della rivoluzione estiva (se ne andrà tra gli altri Nikola Mirotic, promesso sposo del Monaco).

Virtus-Olimpia è una semifinale camuffata da finale, ma è destinata davvero ad alzare la posta in tutto e per tutto: per Messina è l’occasione di fare una volta di più la storia, puntando a quel quarto scudetto consecutivo che renderebbe comunque unica la sua legacy dalle parti di Assago.

Per Bologna, dopo una serie “infernale” e piena di paure e preoccupazioni, il banco di prova sarà ancor più elevato. Fermo restando che chiunque la spunterà dovrà poi vedersela con quella che sembrerebbe essere la vera favorita per lo scudetto.

Trapani attende Brescia: gli Shark hanno ancora fame

Perché Trapani la pratica Reggio Emilia l’ha liquidata in fretta, in sole tre partite, unica imbattuta tra le 4 squadre approdate in semifinale. E Repesa ha avuto tempo e modo per tirare a lucido il motore dei suoi ragazzi in questa settimana di pausa dopo aver centrato il pass.

Brescia, dal canto suo, ha faticato un po’ di più con Trieste, ma rimane squadra da temere: dovesse battere Trapani, allora la candidatura a reggere per una serie intera anche contro Milano o Bologna sarebbe automatica. Venerdì sera alle 20,45 tutto lascia presagire che potrà prendere il via una sfida tutt’altro che scontata, anche se gli Shark partono con il favore del pronostico, loro che avranno a disposizione il fattore campo e che in casa in tutta la stagione hanno lasciato appena tre vittorie alle formazioni scese in Sicilia.

Galloway, Robinson e Notae da una parte, Bilan, Rivers e Della Valle dall’altra: mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo.

Play-Off, gli accoppiamenti e la strada verso le LBA Finals

Quarti di Finale

Virtus Segafredo Bologna (1) – Umana Reyer Venezia (8) 3-2
Dolomiti Energia Trento (4) – EA7 Exchange Armani Olimpia Milano (5) 1-3

Trapani Shark (2) – Unahotels Reggio Emilia (7) 3-0
Germani Brescia (3) – Pallacanestro Trieste (6) 3-1

Semifinali

Virtus Segafredo Bologna (1) – EA7 Exchange Armani Olimpia Milano (5)
Trapani Shark (2) – Germani Brescia (3)

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