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Basket, l'Italia comincia bene la strada verso EuroBasket 2025: Turchia ko. 87-80, Melli e Spissu sugli scudi

Comincia bene l'avventura dell'Italia di Pozzecco nelle qualificazioni a EuroBasket 2025: contro la Turchia decisivi i 17 punti di Melli, bene anche Spissu, Tonut e Procida

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Comincia col piede giusto il cammino dell’Italia verso EuroBasket 2025: a Pesaro, nella gara d’esordio delle qualificazioni continentali, gli azzurri di Gianmarco Pozzecco superano la Turchia per 87-80, resistendo al ritorno nel finale della temibile compagine del Bosforo. Vittoria però netta e convincente con un protagonista assoluto che risponde al nome di Nicolò Melli, alla prima assoluta nelle vesti di capitano (ha ereditato la fascia da Gigi Datome, presente a bordo campo). Ma sono tanti i motivi per sorridere che il Poz potrà portarsi appresso nelle prossime settimane, aspettando il secondo impegno in programma domenica alle 18 in casa dell’Ungheria.

Biberovic show, ma l’Italia risponde di squadra

La prima Italia del 2024 ha risposto presente nella serata in cui la FIP ha voluto celebrare Carlo Recalcati, “tagliato” dallo staff tecnico per motivi di numeri (alle olimpiadi la delegazione dovrà essere giocoforza più slim: Pozzecco ha dovuto operare una scelta che mai avrebbe voluto fare, ma il suo mentore ha capito e non ha battuto ciglio), omaggiato per quanto fatto nel corso della sua lunga carriera in nazionale da giocatore, allenatore e semplice assistente.

Poi però è stato tempo di rompere gli undici: Tarik Biberovic, guardia di proprietà del Fenerbahce, è il rebus più complicato da risolvere per la difesa italiana nei primi minuti di partita, quelli che Pozzecco decide di affrontare con Spissu in cabina di regia, Tonut e Procida sugli esterni, Ricci come ala e Melli come centro.

Biberovic il canestro lo vede che è un piacere: è lui a guidare la nazionale di Ergin Ataman nel mini parziale di 8-0 che la spedisce sul 15-7 a metà del primo quarto, è lui che trova la retina con un buzzer beater senza senso sulla sirena dei primi 10’, confezionando la parità a quota 24 dopo che l’Italia era stata brava nel trovare tanti punti da tanti interpreti, rimettendo subito le cose a posto.

Spissu, due triple per rompere l’equilibrio

Nel secondo quarto l’equilibrio si spezza più in fretta: Mannion trova subito la retina dall’arco e poi ispira Tessitori e soprattutto Polonara, che con 5 punti confezionati in un amen spedisce gli azzurri sul +8 (36-28). Ci pensa il solito Biberovic ad accorciare le distanze, con Sipahi che in transizione trova la tripla che riporta i turchi sul -3. Il finale di primo tempo però è tutto targato Nick Melli, che si permette il lusso di sbagliare persino due liberi nel cuore di un parziale di 5-0 col quale spedisce l’Italia avanti in doppia cifra all’intervallo (50-39).

La partita adesso è decisamente indirizzata, ma il concetto lo spiega meglio Marco Spissu da Sassari: si presenta a inizio terzo quarto infilando due triple di capitale importanza, che peraltro seguono a quella messa dentro in apertura di periodo da Procida. Fanno +14 Italia ed entusiasmo condiviso alla Vitrifrigo Arena, che capisce che una serata come questa non potrà che avere un epilogo favorevole.

A dare una mano alla Turchia, bontà sua, ci si mette proprio… Pozzecco, che si becca un tecnico gratuito per proteste appena dopo un canestro in reverse di Tonut. I turchi risalgono fino a -8, poi Polonara si accende nel finale di terzo quarto e il +12 rimette le cose a posto, tenendo gli azzurri al riparo da brutte sorprese.

Mahmutoglu ci prova, Spissu e Tonut scacciano vie ansie e paure

Ataman sente che la partita gli sta sfuggendo di mano e il tecnico che prende dopo 44 secondi di gioco nell’ultimo periodo è piuttosto emblematico. Il problema maggiore però fa rima con Pippo Ricci: la tripla del +15 infiamma il pubblico, il fade away col quale risponde al canestro di Sipahi rimette nuovamente l’Italia a distanza di sicurezza.

Con i turchi però meglio non scherzare troppo: Biberovic ritrova il canestro dopo un lungo digiuno (ed è dall’arco), Mahmutoglu di triple ne trova due e una terza la manda sul ferro (sarebbe stata quella del -3) facendo correre brividi lungo la schiena dei 12.000 della Vitrifrigo Arena. Il +6 con 150 secondi da giocare è tutt’altro che rassicurante, ma se hai Marco Spissu dalla tua parte la paura la puoi spazzare via molto più facilmente: terza tripla di serata a bersaglio e boccata d’ossigeno in piena regola per Pozzecco, con la difesa italiana che serra i ranghi (preziosa palla recuperata da Tonut su Mahmutoglu) e Melli che raccoglie il rimbalzo numero 7 di serata lanciando in campo aperto Tonut per la schiacciata che chiude i giochi.

Nell’Italia in 5 finiscono in doppia cifra: Melli (17), Spissu (12), Ricci e Mannion (11) e Tonut (10). Procida tira giù 10 rimbalzi, Pajola sforna 7 assist. Nella Turchia spiccano i 27 di Biberovic, ma le 17 palle perse sono una condanna non apparente. L’Italia insomma comincia col piede giusto: sulla strada che conduce anche al preolimpico, solo buone nuove per coach Pozzecco.

Pozzecco e Melli elogiano lo “spirito di gruppo”

Il coach ha avuto solo parole d’elogio per i suoi ragazzi: “Si vede quanto ci tengono quando vengono a giocare in nazionale. Stiamo bene insieme, c’è il desiderio di divertirsi e fare quadrato, di passare la palla, difendere e dare tutto quello che si ha. La Turchia ha giocato un’ottima partita tenendo percentuali importanti, e soprattutto nel primo tempo c’ha fatto soffrire. Ne siamo venuti fuori con un grande spirito, e la gente che è venuta a vederci lo ha apprezzato.

La nazionale deve giocare così, perché è emozionando che può riuscire a spingersi oltre. Sono felice di questa serata: amo questi ragazzi, sono grato a loro, anche perché ho vissuto esperienze diverse nella mia vita, ma loro sanno essere davvero differenti”. Fin troppo chiaro il riferimento a quanto successo un mese e mezzo fa al Villeurbanne.

Nick Melli, alla prima da capitano, ha esaltato il “suo” gruppo: “La nostra forza è sempre stata quella di puntare su ognuno di noi. Volevamo vincere e abbiamo vinto, bellissima l’atmosfera qui a Pesaro”.

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