L’ultimo viaggio azzurro aveva portato Gianmarco Pozzecco a Manila, nelle Filippine, a centrare un ottavo posto mondiale che forse nemmeno rese giustizia alla spedizione italiana. Il prossimo, già alle porte, riparte da Pesaro, dove l’Italia domani sera alla Vitrifrigo Arena affronterà la Turchia nella gara della prima giornata del girone di qualificazione a EuroBasket 2025. Un appuntamento al quale l’Italbasket tiene in modo particolare, seppur prima ci sarà da sbrigare la pratica olimpica, con il torneo di qualificazione di Porto Rico (dal 2 al 7 luglio) che dovrà servire per spalancare agli azzurri le porte di Parigi 2024.
- Il ritorno in panchina e quello di Tessitori
- EuroBasket, ma non solo. E se al preolimpico tornassero i big?
- L'Italia del futuro: chi c'è oggi e chi potrebbe esserci in estate
Il ritorno in panchina e quello di Tessitori
Pozzecco così s’è confidato al Corriere dello Sport, parlando anche di quel che ha raccontato il suo passato recente: l’avventura al Villeurbanne, nello specifico, non è stata delle più felici in assoluto. “Mi ha cambiato come uomo e come allenatore. Mi ha fatto un male cane essere tratto in quella maniera: io mi prendo sempre le mie responsabilità, ma non mi faccio condizionare da nessuno. Mai mi sognerei di dare la colpa ad altri per i miei fallimenti. Diciamo che questa esperienza mi è servita per crescere ancora”.
Essersi ritrovato in nazionale in qualche modo gli ha offerto l’opportunità per voltare definitivamente pagina: “Siamo un gruppo bellissimo, che si è costruito in poco tempo, ma che continua a essere funzionale al compito per il quale è stato allestito. C’è un clima davvero eccezionale qui in nazionale e sono felice di poter allenare ancora questi ragazzi. Anche chi è tornato rispetto all’estate scorsa, vedi Tessitori che s’è meritato una nuova chiamata. L’avrebbero meritata altri, tipo Rossato o Totè, ma il posto per tutti non c’è e io detesto questa cosa”.
EuroBasket, ma non solo. E se al preolimpico tornassero i big?
Il girone di qualificazione a EuroBasket 2025 contempla anche Islanda e Ungheria, quest’ultima avversaria dell’Italia domenica a Budapest. Gare di andata a ritorno e le prime tre staccano il biglietto: sulla carta non dovrebbero esserci grossi problemi, ma è chiaro che la testa del Poz è rivolta anche e soprattutto alla preparazione verso il preolimpico. “Guai a noi se perdessimo di vista l’obiettivo di questo girone, che è ben rappresentato dalla qualificazione agli Europei, ma è chiaro che questo è l’ultimo test ufficiale prima del preolimpico e non possiamo sprecarlo. Parigi è un obiettivo al quale tutti noi teniamo in modo particolare e al quale ci auguriamo di poter prendere parte”.
Magari con qualche senatore pronto a dare man forte, vedi Belinelli e Gallinari. “Il loro amore per la nazionale è sconfinato. Con Beli ho giocato, gli sono affezionato, ma ancora una decisione al riguardo non l’ho presa. Decisione che, ci tengo a sottolinearlo, sarà mia, soltanto mia. Anche il Gallo potrebbe essere una soluzione concreta, ma ci sono ancora diversi mesi per pensare bene cosa fare. Se in un gruppo stai bene, è logico che tutti vogliano venire”.
L’Italia del futuro: chi c’è oggi e chi potrebbe esserci in estate
L’Italia che sfiderà la Turchia sarà la prima senza Gigi Datome, con Melli capitano e gente di esperienza provata come Polonara, Pajola, Ricci, Spissu e Tonut. E poi tanti della nuova generazione (si spera) dorata del basket azzurro: Procida, Spagnolo, Bortolani, Caruso e Petruccelli. E ancora i rientranti Mannion, Flaccadori e appunto Tessitori.
Un gruppo al quale in estate potrebbero aggiungersi, oltre a Belinelli e Gallinari (e naturalmente a Simone Fontecchio) anche gente come Drew Eubanks e Donte DiVincenzo che un passaporto italiano potrebbero presentarlo per davvero. “Ho speso troppo tempo a inseguire gente che poi, quando era il momento di venire in nazionale, ha preso altre strade. Non giudico la scelta di Paolo Banchero o la vicenda relativa ai continui ritardi nel via libera per ottenere Darius Thompson, dico che ci sono tanti giocatori bravi ed è giusto che uno si impegni a seguire chi dimostrare di voler venire da noi con tutte le sue forze, non chi va convinto a farlo. Chi verrà e dimostrerà di voler stare in questo gruppo, allora sarà ben accetto. Fermo restando che a nessuno sarà concesso nulla solo perché giocano in certi campionati”.